La certezza morale non significa necessariamente raggiungere una risposta definitiva e immutabile, ma piuttosto un atteggiamento di umiltà e ricerca costante della volontà di Dio, guidati dalla fede e dalla coscienza ben formata
La ricerca della certezza morale nelle scelte di vita dei cristiani implica un impegno nel discernimento morale, che è un processo di riflessione e discernimento per comprendere la volontà di Dio in una determinata situazione. Ci sono alcuni elementi chiave da considerare.
La formazione della coscienza: la coscienza è la voce interiore che ci guida nel distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. È importante dedicare tempo ed energia per formare una coscienza ben informata, che sia guidata dalla Parola di Dio, dai principi morali della fede cristiana e dall’insegnamento della Chiesa. La formazione della coscienza avviene attraverso la preghiera, la lettura e la meditazione delle Scritture, lo studio della dottrina cristiana e la partecipazione alla vita sacramentale e comunitaria.
La ricerca della volontà di Dio: i cristiani cercano di discernere la volontà di Dio nelle loro decisioni, desiderando allineare la propria vita con i piani di Dio. Questo richiede apertura all’azione dello Spirito Santo, che può guidare e illuminare la mente e il cuore. La preghiera e l’ascolto attento della voce di Dio, attraverso la riflessione interiore e l’aiuto di guide spirituali, possono aiutare a discernere la volontà di Dio in una determinata situazione.
La riflessione sui principi morali: i cristiani si basano su principi morali fondamentali che derivano dalla fede cristiana, come l’amore di Dio e del prossimo, la giustizia, la verità, la dignità umana e la solidarietà. Questi principi forniscono una base solida per valutare le opzioni e le conseguenze delle proprie scelte. È importante riflettere attentamente su come le proprie azioni impatteranno sulla propria vita, sugli altri e sulla società nel suo complesso.
La ricerca del bene comune: nelle scelte morali, i cristiani sono chiamati a considerare non solo il proprio bene personale, ma anche il bene degli altri e della comunità. Il principio del bene comune richiede di agire in modo tale da promuovere la giustizia, l’uguaglianza, la pace e il benessere delle persone. Ciò implica spesso prendere decisioni che possano richiedere sacrificio personale per il bene degli altri.
L’ascolto della Chiesa: nella ricerca della certezza morale, i cristiani possono trovare orientamento e sostegno nell’insegnamento della Chiesa. La Chiesa, come custode della fede e depositaria della tradizione cristiana, offre indicazioni e principi morali che possono aiutare nella riflessione e nel discernimento. L’ascolto dell’autorità della Chiesa e la consultazione di guide spirituali possono arricchire il processo di discernimento morale.
Infine, va sottolineato che il discernimento morale è un cammino in cui si può crescere nel tempo. La certezza morale non significa necessariamente raggiungere una risposta definitiva e immutabile, ma piuttosto un atteggiamento di umiltà e ricerca costante della volontà di Dio, guidati dalla fede e dalla coscienza ben formata.
San Tommaso d’Aquino, uno dei più importanti teologi e filosofi della tradizione cattolica, ha affrontato il concetto di certezza morale nel suo insegnamento. Secondo San Tommaso, la certezza morale consiste nell’avere la sicurezza interiore che un’azione sia moralmente buona e in linea con la volontà di Dio. San Tommaso distingue tra due tipi di certezza morale: certezza speculativa e certezza pratica. La certezza speculativa riguarda la conoscenza teorica e oggettiva delle verità morali. Si riferisce alla conoscenza delle leggi morali universali e dei principi etici che guidano le azioni umane. Ad esempio, la conoscenza che mentire è moralmente sbagliato è una certezza speculativa. Questa certezza deriva dalla ragione e dalla riflessione sulla natura umana, sulla legge di Dio e sulla tradizione morale. La certezza pratica, invece, riguarda l’applicazione pratica di queste verità morali nelle decisioni e nelle azioni individuali. È la certezza che si ha nel momento di prendere una decisione morale specifica, quando si applicano i principi morali alla situazione concreta. Ad esempio, la certezza pratica può riguardare la decisione di dire la verità in una situazione particolare, anche se potrebbe essere difficile o scomodo farlo. La certezza morale non è semplicemente una questione di conoscenza intellettuale, ma coinvolge anche la volontà e la coscienza. La certezza morale implica un accordo tra la ragione, che riconosce la moralità dell’azione, e la volontà, che sceglie di agire in conformità con quella conoscenza. La certezza morale è un processo che richiede un impegno costante nella ricerca della verità e nella formazione della coscienza e consiste nella sicurezza interiore che deriva dall’applicazione pratica e consapevole dei principi cristiani.
di Paolo Morocutti – SIR