Il programma dei festeggiamenti per il santo patrono ha visto un pomeriggio interamente dedicato ai bambini, iniziato con un lauto pranzo per loro presso la casa parrocchiale
Nel corso del novenario dei solenni festeggiamenti in onore di San Giovan Giuseppe della Croce, il programma del giorno sabato 2 marzo è stato interamente dedicato ai bambini e al tema della Pace. Si è trattato di un momento fortemente voluto dal nostro parroco don Pasquale Trani. Il programma ha avuto inizio con il pranzo solidale delle 13:00 presso il centro pastorale parrocchiale. L’occasione ha visto partecipi i bambini che quest’anno si accosteranno alla prima comunione insieme a tutti quelli che, invece, l’hanno fatta nel maggio scorso.
Si è trattato di un momento di festa gioiosa nel quale ritrovarsi tutti insieme per mangiare, giocare e cantare, non senza aver prima pregato, a piccoli gruppi, nella cappellina del centro parrocchiale stesso. Ospiti dei nostri bambini sono stati i coetanei ucraini presenti sull’isola, accompagnati dalle loro mamme. Anche se non tutti parlavano correntemente in italiano, è stato possibile capirsi tra tutti con il linguaggio dell’Amore, fatto di condivisione e piccole rinunce.
A fare festa erano presenti anche i bambini ospitati nella casa di accoglienza per minori a Casamicciola, in un clima familiare. In verità si è trattato di un pranzo molto semplice, a misura di bambino, preparato dalle signore della Caritas parrocchiale insieme al gruppo dei giovani della parrocchia. Alla fine, in tanti si sono prodigati, come in una gara a chi serviva l’altro per primo, per la buona riuscita della giornata. I partecipanti erano circa una novantina di cui 65 bambini e 25 tra giovani, mamme e volontari. La scena dell’arrivo dei partecipanti ricordava un po’ la famosa canzone del musical “aggiungi un posto a tavola”.
La prima mezz’ora abbondante è trascorsa infatti ad aggiungere così sedie, posate, bicchieri, tovaglioli, ricavando nuovi posti a sedere per i nuovi arrivati E che dire delle pietanze: pasta al sugo a volontà, cotolette e patatine che le signore continuavano a friggere ma che i bambini divoravano prima ancora che fossero in tavola.
L’animazione era affidata al nostro insostituibile Fabio e alle sue trovate (in realtà nella vita è un serio e professionale ingegnere elettronico docente universitario!) che ha permesso ai bambini di divertirsi anche stando seduti (a causa della ristrettezza degli spazi interni). Alla fine, è nato spontaneo un applauso di ringraziamento da parte dei bambini per questo succulento e lauto pranzo!! Il programma del dopo pranzo prevedeva alcune tappe.
In primo luogo, i bambini sono stati accompagnati suoi luoghi del santo. La prima tappa è stata alla casa natale di san Giovan Giuseppe: in un clima di ritrovato silenzio, tutti hanno ascoltato, fin dal più piccolo di 5 anni, le parole di Maria Italiano che custodisce la casetta. La seconda tappa è stata al pontile dove il santo giocava con i suoi fratelli e infine in chiesa per salutare il santo. L’appuntamento clou della giornata è stato alle 16, orario in cui alla congrega era prevista, per tutti i bambini della diocesi, la rappresentazione con le marionette de “la vita di Frate cento pezze”. Quale meraviglia è stata vedere il borgo di Celsa invaso da centinaia di bambini provenienti dalle parrocchie di tutta la diocesi di Ischia accompagnati dai genitori, dalle catechiste, o come nel caso dei bambini di Serrara Fontana, dall’instancabile don Eric Stephan, il nostro amico sacerdote del Madagascar che per molti mesi l’estate scorsa ha collaborato con noi in parrocchia.
L’arciconfraternita di Maria di Costantinopoli era gremita di bambini in ogni ordine e posto (tanto che accompagnatori e genitori hanno aspettato fuori per far loro posto!) che guidati dal nostro Fabio, giullare cantastorie per l’occasione, cantavano a squarciagola il ritornello/tormentone:” si chiamava Carlo Gaetano – Calosirto era il suo cognome – poi san Giovan Giuseppe della croce – diventò un grande santo”.
L’appassionante e colorata narrazione della vita del santo (suddivisa in cinque scene, quasi trenta marionette e con otto voci fuori campo) è stata seguitissima dai bambini che hanno così potuto ascoltare in maniera semplice le tappe più importanti della sua vita. Dopo lo spettacolo, è toccato ai bambini delle altre parrocchie visitare i luoghi del santo per avere una conoscenza tangibile della presenza del santo nel borgo di Ischia Ponte. Grandi e piccini hanno vissuto in pace e serenità questa giornata. Ora il prossimo appuntamento è per settembre, magari con uno nuovo spettacolo con protagonista il nostro “frate cento pezze” messo in scena dai bambini più grandi e dagli adolescenti.
di Nunzia Eletto