Intervista a Mons. Villano
8 – 12 Aprile
Dall’8 al 12 aprile scorsi i vescovi campani sono stati presenti in Vaticano per la visita ad limina Apostolorum, l’incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Papa per illustrare quali siano le particolarità che contraddistinguono la loro Regione ecclesiastica dal punto di vista religioso, sociale e culturale, quali siano i nodi maggiormente problematici dal punto di vista pastorale e culturale, e come interviene la Chiesa “particolare” su questi problemi. Il Segretario Della CEC, Mons. De Luca ha sottolineato come questa visita sia stata un momento di grande comunione, di spiritualità, di dialogo e di confronto, durante il quale i vescovi hanno potuto sottoporre all’attenzione del santo Padre e dei suoi collaboratori i cammini delle chiese diocesane della nostra regione e soprattutto hanno passato in rassegna le grandi sfide pastorali dell’evangelizzazione e le grandi sfide umane e sociali che interpellano i nostri territori: la famiglia, i giovani, il lavoro, la denatalità, lo spopolamento dei territori interni.
Nei cinque giorni si sono susseguite riunioni con i diversi Dicasteri e celebrazioni eucaristiche e si è svolto inoltre un incontro con il Papa, durante il quale i vescovi campani hanno presentato una relazione.
Nel primo giorno appuntamento al Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e a seguire al Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.
Al termine della prima giornata, il nostro Vescovo, Mons. Villano, delegato per la CEC (Conferenza Episcopale Campana) per i giovani, così ha sintetizzato, ai microfoni di TV Diocesi Sant’Angelo, il contenuto degli incontri della prima giornata:
«Posso dire che c’è una attenzione veramente grande del Santo Padre, anche attraverso i Dicasteri, verso i giovani così come credo ci sia attenzione per la vita di tutta la Chiesa. Questa mattina ci siamo confrontati sulle nuove generazioni e sul tema della famiglia, ci siamo confrontati e ascoltati sui giovani della nostra regione e posso dire che sono per davvero all’attenzione della Chiesa campana, per noi i giovani non sono soltanto il futuro, ma anche il presente.
Abbiamo portato all’attenzione del Santo Padre, certamente sempre tramite il Dicastero, la vita che i ragazzi vivono nelle nostre Diocesi e credo sia interessante aver inquadrato l’argomento complesso delle nuove generazioni in una visione che oserei definire olistica: giovani, famiglia, territorio, tessuto scolastico e universitario. Credo che l’attenzione verso i giovani sia importante, perché sono la nostra ricchezza e speranza per il futuro, ma sono anche risorsa per il nostro presente.
Uno degli argomenti che è entrato nella nostra discussione è proprio l’emigrazione giovanile. Abbiamo sottolineato come prima i giovani campani andavano via in cerca di lavoro, mentre oggi le cose si sono modificate, l’età della partenza si è abbassata, oggi i ragazzi vanno via anche per studiare altrove, per frequentare università di maggiore attrattiva e richiamo. Credo che questo sia un impoverimento per la nostra storia, per la nostra cultura e il nostro territorio».