Giornata delle comunicazioni sociali e buone notizie: La redazione di SdT ha fatto il punto con i vescovi
Dare una “buona” notizia è un atto generativo di una vita “buona”. Così il vescovo Carlo Villano ha sottolineato quanto è importante per un giornale dare spazio alle buone notizie. Un’attenzione che Segni dei Tempi ha cercato di portare avanti fin dalla sua costituzione. «Le “cattive” notizie – ha rilevato il vescovo – le troviamo sempre sui giornali, mentre le “buone” notizie vengono pubblicate pochissimo. Mettere in luce le opere “buone” spinge ad essere generosi, dimostra che fare il “bene” è possibile, soprattutto dimostra che essere generosi è coinvolgente e contagioso, non rimane un gesto isolato ma trascina altre persone, apre a prospettive e visioni di speranza. Importante è coinvolgere sempre più persone e realtà, trascinando in particolare i giovani a collaborare, per mettere in moto un percorso realmente “sinodale”, in uno stile di comunione».
All’incontro, che si è svolto nella Sala Laurentiana a Pozzuoli, era presente anche il vescovo emerito Gennaro Pascarella, che ha ripreso il tema delle buone notizie. «In un momento nel quale i media mostrano solo notizie negative, in cui ci sono scene di guerra e tante immagini che incutono paura – ha evidenziato – è importante dare risalto alle cose “belle” presenti nei nostri territori. il giornale non deve farlo solo per mettere in mostra qualcosa, ma perché queste sono i segni concreti della resurrezione. Spesso ci sono iniziative positive, seppur nascoste. È preziosa la capacità di saper cogliere i tanti segni positivi presenti nei nostri quartieri. In questo modo si rende concreta la speranza. La Buona Notizia per eccellenza, che sembra contraddetta dalla storia, è la venuta di Cristo».
Alla fine dell’incontro il vescovo Villano ha posto l’accento sull’iniziativa positiva presa dal mensile Segni dei Tempi e dal settimanale Kaire di Ischia, che hanno avviato uno scambio di articoli subito dopo la nomina “in persona episcopi” del vescovo di Pozzuoli e di Ischia. Una collaborazione costruttiva che prosegue ed è destinata ad essere ulteriormente intensificata.
«Papa Francesco – ha concluso Villano – invita ad essere comunicatori che sappiano stare “dentro” la notizia. Importante per un giornale scrivere ciò di cui si conosce, parlare di eventi e fatti reali, che sono stati sperimentati e non per riportati per “sentito dire”, scrivere della realtà di ogni giorno».
Nel Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali, che si svolgerà a maggio, il pontefice ha lanciato un invito ad utilizzare i mezzi di comunicazione con il cuore, soprattutto alla luce dell’influenza sempre più marcata dell’intelligenza artificiale. «Siamo chiamati a crescere insieme – ha marcato Bergoglio – in umanità e come umanità. La sfida che ci è posta dinanzi è fare un salto di qualità per essere all’altezza di una società complessa, multietnica, pluralista, multireligiosa e multiculturale. Sta a noi interrogarci sullo sviluppo teorico e sull’uso pratico di questi nuovi strumenti di comunicazione e di conoscenza».
di Carlo Lettieri