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Decluttering: eliminare gli oggetti non necessari

Gli americani gli hanno dedicato una giornata: il 15 luglio 2024 negli Stati Uniti è il “National Give Something Away Day“(“Giornata nazionale del dar via qualcosa”): “una splendida opportunità per condividere con chi ha bisogno e diffondere gioia nelle nostre comunità. Questa giornata è stata creata per promuovere lo spirito del dono e sottolinea l’impatto positivo che la generosità può avere sui singoli e sulle comunità”.

Decluttering: cos’è e perché farlo?

Sono sempre più numerose le persone che decidono di seguire uno stile di vita più sostenibile. È una scelta che può coinvolgere i più svariati aspetti della quotidianità. Essere sostenibili può voler dire acquistare prodotti biodegradabili, seguire una routine a zero rifiuti, fare la spesa a chilometro zero oppure rinunciare all’auto e prendere la bici. Tra le tantissime cose che possiamo fare ce n’è una che, oltre a ripulire la nostra casa, ci aiuterà a diventare dei consumatori più consapevoli: il decluttering.

Fare decluttering significa letteralmente “eliminare oggetti non necessari”, sgombrare, riordinare per guadagnare nuovo spazio. Spazio esteriore nelle nostre case (o uffici!) ma, soprattutto, nuovo spazio interiore. Un percorso che, attraverso l’analisi critica del nostro stile di vita, ha l’obiettivo di renderci più liberi e farci riflettere su cosa davvero è necessario e importante per la nostra felicità.

Il decluttering è anche strettamente legato alla sostenibilità ambientale perché ha a che fare con il riciclo, con il riuso e con l’acquisto consapevole. Non si tratta quindi semplicemente di gettare il superfluo ma anche di trovare sistemi che ci permettano di ottimizzare le risorse senza sprecarle e di dar nuovamente valore ad oggetti che a noi non servono più.

Da dove cominciare?

L’idea di semplificarci la vita e ridurre lo spreco è bellissima, ma passare all’azione è sempre difficile! Cominciare in grande muovendo scatoloni e svuotando intere stanze è un’operazione stressante, che può rivelarsi deleteria e farci desistere dal nostro scopo. Ecco perché consigliamo di cominciare dal poco e dal piccolo, organizzandosi in due fasi.

Fase 1: definire le destinazioni

Prepara delle scatole destinate a ospitare gli oggetti di cui hai deciso di liberarti. Ecco dei suggerimenti:
• Spazzatura: è la scatola che cercherai di riempire meno, ma inevitabilmente qualcosa ci finirà. Ricordati di differenziare tutti i rifiuti a seconda dei materiali, seguendo le regole di raccolta del tuo comune.
• Donazioni/Vendite/Scambi: molto di quello che hai può servire a qualcun altro. Puoi regalare oggetti attraverso un gruppo Facebook, oppure rivolgerti a enti o associazioni che hanno bisogno di indumenti, giocattoli, libri, attrezzi. Scuole, biblioteche, ospedali, ONLUS per la donazione di beni sono alcune strutture che puoi contattare. Le cose che vuoi buttare potrebbero essere ancora di valore per qualcuno: con l’avvento della musica digitale non ascolti più CD e la tua raccolta prende polvere? Potresti fare la felicità di qualche collezionista! Mercatini dell’usato o annunci su siti per la vendita online sono l’ideale per sbarazzarsi di fumetti che non si leggono più, oggetti vintage parcheggiati in soffitta e tanti altri piccoli tesori… e puoi anche guadagnarci qualcosa! Se invece vuoi organizzare un evento di tendenza lancia uno swap party e invita i tuoi amici: un modo divertente per passare tempo in compagnia e scambiare qualcosa che non usi più con una cosa che ti piace, senza spendere!
• Riparazioni: certi oggetti necessitano solo di essere puliti o aggiustati per riacquistare nuova vita. Quel paio di pantaloni che ti piacevano tanto, gli occhiali a cui manca una vite, l’orologio che si è fermato: dai loro un’altra chance!
• Incerti: in questo contenitore metti tutti gli oggetti dal destino incerto. Vuoi davvero separarti da quel peluche? E se quel libro di ricette alla fine tornasse utile? Facendo decluttering scoprirai che decidere subito è difficile. Metti queste cose da parte (senza esagerare!) e attua il sistema che ti consiglieremo nel prossimo paragrafo.

Fase 2: Un poco per volta

Ora che le tue scatole sono pronte puoi cominciare il vero e proprio decluttering. Un intervento radicale è davvero difficile da sostenere: meglio cominciare poco per volta. Puoi decidere di dedicare mezz’ora al giorno al decluttering o magari pensarci solo durante il fine settimana. Ecco qualche consiglio su come procedere.
• Per ogni “sessione” concentrati solo su cinque oggetti: se lo farai ogni giorno, in un mese avrai 150 oggetti in meno!
• Come decidere cosa tenere e cosa no? Una domanda che puoi farti quando esamini un oggetto è: “Lo comprerei di nuovo?”. Se la risposta è più no che sì forse è l’ora di liberarsene.
• Per i vestiti c’è un sistema che si chiama la “regola dell’attaccapanni”: appendi i tuoi vestiti alla rovescia e ogni volta che ne utilizzi uno riappendilo dritto. Alla fine del mese avrai una chiara visione di cosa hai usato e cosa no.
• Prenditi cinque minuti di tempo ogni settimana per rianalizzare uno degli oggetti della scatola degli “incerti”. In questa occasione la sorte di quello che prenderai in mano sarà decisa una volta per tutte: salvalo o eliminalo, ma non tornarci più sopra.

Gli effetti del decluttering

Che contributo può dare il decluttering al tuo stile di vita? Sicuramente ti garantirà più spazio in casa. Senza oggetti fuori posto, armadi traboccanti o dispense male assortite scoprirai quanto è più confortevole e facile prendere decisioni sulle piccole cose quotidiane… e anche pulire sarà più semplice!

La cosa più importante, però, non è il risultato finale ma il processo stesso: analizzare, selezionare e rinunciare ti aiuterà a capire cosa è davvero importante per te e la tua famiglia. Imparerai a ridurre al minimo le spese superflue nel futuro, dando una forma più definita ai tuoi gusti e scegliendo con più consapevolezza i prodotti da acquistare. Ti regalerà libertà: un eventuale trasloco, ad esempio, sarà molto più pratico. Insomma, è il modo giusto per cominciare a vivere in modo più sostenibile per l’ambiente e per il portafogli.

(parzialmente tratto da Winnis.it)

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