Intervista a don Daniele Palumbo
Don Daniele Palumbo, direttore della Pastorale giovanile Campania e parroco nella Diocesi di Ariano Irpino, con la sua semplicità, da un anno e mezzo sta cercando di coinvolgere tutti i referenti diocesani per lavorare meglio e riuscire a comprenderne i nuovi bisogni emergenti.
Don Daniele, il titolo della Giornata regionale della Gioventù riprende il versetto di Giovanni 21,6, ma qual è il nesso con il titolo della serie “ce sta o mar for”?
Al ritorno dall’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, con tutti gli incaricati di Pastorale giovanile delle Diocesi della Campania, delle associazioni, movimenti, istituti religiosi, e incoraggiato dal Vescovo di Ischia e Pozzuoli, delegato per Pastorale giovanile regionale, Mons. Carlo Villano, abbiamo ripensato di riproporla a livello regionale per rivivere quei momenti di gioia ed entusiasmo e mantenere viva la speranza di una fede sempre giovane, concreta e capace di realizzare l’impossibile. I discepoli si fidarono di Gesù e, in un tempo dove sta venendo a mancare ogni riferimento valoriale, come Chiesa, come educatori, abbiamo l’obbligo morale di dare ai giovani la possibilità di vedere oltre. Ecco perché come sottotitolo abbiamo scelto quello della serie su rai2 ambientata a Nisida. In fondo, ognuno di noi ha le sue carceri interiori, ma insieme possiamo aiutarci e soprattutto incoraggiare i giovani a osare in quel mare di speranze che attendono solo di essere realizzate. Noi, come sacerdoti ed educatori, dobbiamo sostenere a tenere sempre acceso il fuoco della fede.
E Caserta è stata la città giusta per parlare di speranza?
Sì! Abbiamo scelto Caserta perché sta vivendo un momento favorevole rispetto alla riapertura di un grande parco, l’ex Macrico, che da simbolo di guerra vuole essere segno di bellezza e di pace tanto che ora si chiama Campo Laudato Si’. Credo che questa trasformazione parallelamente riguardi anche ciò che noi dovremmo fare nella nostra vita: la Laudato Si’ ci ha insegnato a prenderci cura della nostra casa comune – dal creato a noi stessi – parlando di ecologia integrale e questo è un messaggio che deve passare e arrivare al cuore dei giovani che vivono una grande confusione interiore a causa di un mondo che li vuole perfetti ma che perfetto non lo è affatto!
La speranza non delude, è il titolo del Giubileo 2025: quale sarà il programma che proporrà la Pastorale giovanile Campana per le Diocesi?
Da quando sono direttore della Pastorale giovanile della Campania insieme a Mons. Carlo Villano, l’obiettivo è quello di camminare assieme, sinodalmente, al di là delle distanze. Abbiamo ospitato a Napoli la consulta nazionale dove è stato chiarito il programma del Giubileo in riferimento al pellegrinaggio a Roma che si terrà in estate. Anche questo sarà un richiamo per tutti i giovani, sullo stile della GMG, ad esserci e far sentire i loro cuori battere a ritmo di fede!
di Angela Santonastaso – Il Poliedro anno 9 n. 6