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Rivelazioni dell’Amore

“Così io vidi che Dio gioisce dell’essere nostro padre, e Dio gioisce dell’essere nostra madre”

È appena uscito per i tipi dell’editrice Appunti di Viaggio un testo di grande importanza per chi è interessato alla mistica femminile: la traduzione delle Revelations of Divine Love, di Giuliana di Norwich.

Giuliana, il cui vero nome è Jelyan, nella seconda metà del 1300 scrive – in Middle English, l’inglese antico – il resoconto di una serie di visioni mistiche che ha sperimentato, e che lei stessa arricchisce di riflessioni e spiegazioni.

Si potrebbe pensare che un tema simile si traduca in un libro pesante e noioso, lontano dalla realtà delle persone normali: è proprio l’opposto, perché Giuliana scrive di getto, con uno stile aperto, semplice, diretto, accorato, e spiega che Dio è assolutamente amore, non è ira, non è giudizio senza appello, è, come lei stessa lo chiama “amante per sempre”.

Giuliana, nel testo delle Rivelazioni dell’Amore – questo il titolo italiano – possiamo dire che “fa teologia”, ma è la teologia vera, cioè non quella di chi parla di Dio, ma quella di chi parla con Dio. Anzi, la realtà di Giuliana è che lei ascolta Dio. E poi ne parla con noi.

La proposta di Appunti di Viaggio, nota casa editrice romana specializzata nella mistica cristiana e no, presenta, a cura dell’oblato benedettino Marco Bosio, una traduzione fortemente rispettosa del testo, corredata di note che aiutano il lettore a capire il senso delle parole di Giuliana, portandolo nella profondità del suo cuore di donna che nel Figlio guarda l’amore del Padre e dello Spirito. In appendice al libro, per chi volesse avventurarsi nella lingua dell’epoca, c’è il testo originale. L’introduzione del curatore fornisce preziose informazioni sulla figura di questa grande mistica e sulla genesi delle sue Revelations.

Il libro è ordinabile nelle librerie e sulle principali piattaforme online.

Juliana di Norwich, Rivelazioni dell’Amore. Così io vidi che Dio gioisce dell’essere nostro padre, e Dio gioisce dell’essere nostra madre. Appunti di Viaggio. ISBN 979-12-80814-07-4.

Marco Bosio è oblato benedettino, ha tre figli e vive a Pesaro, sulla costa adriatica. Nato a Torino, dove si è laureato in scienze agrarie, ha vissuto successivamente nella cittadella internazionale di Loppiano dove ha studiato teologia spirituale e biblica. Trasferitosi a Hong Kong agli inizi degli anni Novanta, ha approfondito la scrittura cinese tradizionale e il cinese cantonese alla Chinese University of Hong Kong, ed è l’autore del più completo dizionario italiano-cinese cantonese esistente. Nel contesto della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, pratica quotidianamente la preghiera contemplativa e cerca semplicemente di stare in contatto con la meraviglia.


Intervista a Marco Bosio, autore della traduzione

Per introdurre questo libro dal titolo così evocativo, “Rivelazioni dell’Amore”, che è una traduzione dal manoscritto di Giuliana di Norwich, potresti dirci chi era Giuliana?

Certo, è importante mettere in primo piano lei, perché questo libro è suo, io la sto solo aiutando a continuare a fare conoscere la sua esperienza e quanto ne ha tratto. Giuliana è una donna che vive appunto a Norwich, nella seconda metà del 1300, e che forse era una monaca benedettina, ma non è sicuro. Quello che sappiamo è che passerà molti anni della sua vita, fino alla morte, come anacoreta, cioè una persona che vive rinchiusa in una casetta piccolissima, dalla quale non esce mai e nella quale sta sola, nel silenzio. Giuliana, in un periodo di malattia, ha il dono di alcune visioni, o illuminazioni intellettive, nelle quali Dio le comunica cose che lei scrive dopo averci meditato su per diversi anni, facendo quindi un commento che porta alla comprensione di queste visioni.

Il testo che scrive Giuliana, così antico, come giunge fino ai giorni nostri?

Si tratta di un manoscritto, su pergamena: l’originale non è più esistente, abbiamo tre copie fatte a mano da suore benedettine, le quali copiarono l’originale in modo completo e senza variazioni, almeno così si ritiene. A parte la sua rilevanza per la mistica e la teologia, è un testo importante per la letteratura inglese, in quanto è il più antico manoscritto conosciuto scritto da una donna in inglese (parliamo del Middle English, l’inglese del tempo), e il più antico manoscritto inglese scritto da un anacoreta. Ma aggiungo una cosa: mentre diversi scritti di visioni avute da donne sono stati dettati a confessori o simili figure, sempre maschili, le quali hanno inevitabilmente apportato variazioni e aggiunte, con le Rivelazioni Giuliana scrive di getto e senza mediatori. È un pensiero femminile e per questo, nel contesto storico del tempo e di oggi, ha già solo per questo un grande valore.

Abbiamo parlato di mistica: Giuliana è una mistica, la visioni sono mistiche, come dobbiamo intendere questa parola?

Beh, prima di tutto direi come non dobbiamo intenderla: il mistico, la mistica, in quanto persone, non sono dei tipi strani che levitano quando pregano o che sono contemporaneamente in diversi posti. Essere mistici significa acquisire la consapevolezza di un piano dell’esistenza che non è solo quello della materia e del tempo, e quindi si riesce a vedere oltre tante cose, e questo accade grazie ad un legame solido con Dio che porta la persona nella sua realtà, dalla quale si vede in modo differente, si sente in modo differente, si vive in modo differente.

Il libro, edito da Appunti di Viaggio, importante editrice con sede a Roma, include in appendice tutto il testo originale di Giuliana, molto utile per chi voglia cimentarsi nel Middle English. Cosa puoi dirci delle cose che Giuliana comunica?

Giuliana scrive perché vuole che quanto le è stato donato sia di tutti, per tutti. Quando scrive, Giuliana non ha diritti d’autore, non ha un editore, non sa neppure dove finirà il suo lavoro. Ma esso, con la forza delle cose fatte in unione con Dio, trova la sua strada e si muove nel tempo. Giuliana dice tante cose. È basilare comprendere che le Rivelazioni non sono un trattato teologico: se le leggi con il cervello acceso che cerca di razionalizzare e soppesare, non capirai nulla. Le Rivelazioni devono toccare l’anima: devi stare nel silenzio, tranquillo, leggere nella calma e lasciare che Giuliana ti parli.

E cosa ci dice, ad esempio?

Giuliana ci dice che Dio è semplicemente, assolutamente Amore. Dice che Gesù è “il nostro amante per sempre”. Più volte lei usa l’espressione “da senza un inizio” per cercare di farci capire che questo Amore non ha avuto inizio, è l’amore divino che esiste da sempre fuori dal tempo e dallo spazio e, quindi, è senza inizio. Poi, ci dice che lei in Dio non ha visto ira, Dio non è arrabbiato con nessuno. Ad un certo punto Dio le mostra un piccolissimo oggetto in una mano, e le spiega che quella è la creazione, e che essa è amata da Dio nel Figlio e per il Figlio, al punto che il Figlio muore per essa ma, Giuliana dice, tutta la Trinità partecipa di quello che fa il Figlio. Per Giuliana il fatto che Dio è l’Amore dei Tre è cosa ovvia, talmente evidente che la si dà per scontata. Tutto il resto, va letto, ma c’è molto di più di quello che è scritto: ognuno troverà qualcosa di nuovo.

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