È appena finita la festa di S. Maria Assunta, cui è intitolata la Parrocchia presso la chiesa collegiata dello Spirito Santo, e già questa comunità ha iniziato i preparativi per celebrare il grande Patrono ischitano, San Giovan Giuseppe della Croce, che proprio sulla nostra stupenda isola e tra le viuzze del Borgo di Celsa è venuto al mondo il giorno dell’Assunta di 370 anni fa.
E nell’aria c’è desiderio di festa! Ischia, che negli ultimi anni ha vissuto momenti tragici e tristi, ritorna ora alle antiche usanze e tradizioni, e rispolvera i ricordi di bambina di questa festa tanto attesa e che non delude mai le aspettative della gente del posto e di chi, curioso, si ferma sull’isola per godere di questi momenti di gioia.
È un Santo speciale, san Giovan Giuseppe, santo dei poveri, quello che aveva la tunica rammendata – l’avevano soprannominato “frate centopezze” – perché donava quei pochi spiccioli a chi ne aveva bisogno, quello che camminava scalzo su questi basoli che ancora ricoprono le nostre strade antiche. Era un vero esempio di fratellanza e di fede, e si fermava volentieri ad ascoltare chi, con desiderio, aveva bisogno di confidarsi.
Allora esisteva ancora l’ascoltarsi, il guardarsi negli occhi, anche se pure il Santo, già ai suoi tempi, trovava che gli isolani fossero un po’ troppo litigiosi.
Quest’anno i preparativi sono seguiti dal nuovo parroco, don Pasquale Trani, che si sta impegnando perché tutti possano godere di una festa che non sia solo piena di luci e di mille divertimenti, ma anche ricca di momenti di riflessione e di ascolto del fratello. Così ci saranno le preghiere e le Messe, i percorsi per i bambini e la Banda, gli spettacoli al piazzale delle alghe e lo stand gastronomico, ma soprattutto la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Carlo e la grande processione diocesana via mare che, come ogni anno, segna un po’ la fine della stagione estiva.
E vediamo di non dimenticarci di chi ci sta accanto, che forse vorrebbe solo incantarsi a guardare lo splendore dei fuochi pirotecnici, l’ultima sera, mano nella mano con noi, di passaggio per queste stradine proprio come il nostro Santo Patrono.
Buona Festa a tutti!