Il 25 e 26 ottobre tutte le Diocesi della Campania si sono incamminate, come pellegrine, al seminario vescovile di Aversa per essere testimoni di speranza, con un’ampia partecipazione di giovani laici impegnati nella vita ecclesiale. Il meeting, organizzato dal servizio per la pastorale giovanile Campania, ha radunato operatori della pastorale giovanile, educatori, animatori, capi scout, insegnanti, incaricati UCS, membri delle consulte diocesane, associazioni e movimenti, accompagnati da tanti sacerdoti e religiosi.
L’accoglienza è stata svolta da Monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa. A seguire, Monsignor Carlo Villano, vescovo delle Diocesi di Pozzuoli e di Ischia e incaricato come vescovo delegato della Conferenza Episcopale della Campania per la Pastorale giovanile, ha introdotto l’incontro invitando tutti, con le parole di Papa Francesco, a farsi “pellegrini di speranza”, così che tale “speranza” possa anche essere comunicata. Questa esortazione del vescovo ha toccato il cuore dei giovani portandoli al senso profondo del meeting: comunicare la speranza.
Il vescovo Carlo ha anche trattato il tema dell’impegno ecclesiale nella vita dei giovani, riferendosi a fatti di recente cronaca che hanno scosso l’intero Paese, come l’uccisione del quindicenne in pieno centro di Napoli. Ha invitato tutti a non rassegnarsi alla mediocrità e alla violenza, ma, in quanto cristiani, ad avere coraggio, tenendo a cuore la vita di tutti gli uomini perché, come ha ribadito più volte il vescovo Carlo, se muore un giovane siamo morti anche tutti noi con lui. Le sue parole hanno trovato risonanza nell’intervento di Monsignor Di Donna, presidente della Conferenza Episcopale Campania, che ha spronato i giovani partecipanti ad essere testimoni di speranza, senza temere di sdegnarsi e di denunciare le ingiustizie con coraggio e amore fraterno.
Parole incoraggianti sono state consegnate ai giovani anche da parte del vescovo della Diocesi di Rieti, Monsignor Vito Piccinonna, il quale ha fatto notare come l’impegno dei giovani sia fondamentale nella Chiesa e nella società, se vivono una vita di fede incarnata e mettono l’altro al centro.
Il meeting ha anche affrontato il delicato tema dei social network e dell’intelligenza artificiale, e di come questi possano essere una risorsa per la nuova evangelizzazione e non soltanto un rischio: una sfida ardua che i giovani delle Diocesi di Pozzuoli e di Ischia hanno accolto con entusiasmo, insieme a tutti i partecipanti, che desiderano ora vivere le sfide e le provocazioni proposte. Per tanti giovani, provenienti da tutta la Campania, questo incontro è stato un tempo di profonda riflessione, che ha sottolineato l’importanza della comunione, della comunicazione e della condivisione. Solo restando uniti può germogliare la speranza di un futuro migliore, accogliendo le sfide e le opportunità della società odierna.
di Marco Etiope