Delle opere degli Angeli della Carità vi abbiamo relazionato spesso negli ultimi mesi: sapete già che è una bella iniziativa nata come conseguenza delle limitazioni imposte dal lockdown che nel 2020 portò tante famiglie sulla soglia della povertà, a causa della interruzione di tante attività lavorative, sia dipendenti che autonome, e dei relativi stipendi. La Caritas Diocesana in quel contesto sfavorevole non ha mai interrotto le sue attività, anzi, le ha moltiplicate, con consegna anche a domicilio dei pacchi alimentari. Consegnare a domicilio ha consentito però agli operatori di venire a conoscenza di tante situazioni sommerse, poco note, ma a volte anche dolorose, situazioni di indigenza e solitudine, dove il pacco degli alimenti non risolve i problemi reali. Come speso accade, anche dai momenti più bui possono nascere grandi cose e dalle rocce possono germogliare i fiori.
Così è nato il gruppo degli Angeli della Carità, dalla iniziativa spontanea di operatori che hanno messo a disposizione il proprio tempo libero e le proprie competenze per venire in aiuto dei meno fortunati con lavori di pulizia, manutenzione, sostituzione di mobili ed elettrodomestici: è nata una gara di solidarietà, un passaparola naturale quanto incredibile: letti, materassi, lettini per bambini, culle, passeggini, giocattoli, mobili e suppellettili, oggetti dismessi o mai utilizzati, letti ospedalieri, carrozzelle, stampelle, materassi antidecubito, tutto è arrivato e ancora arriva, trasportato dalla solerzia degli operatori con l’aiuto del loro furgone.
Nel giro di poco tempo si è reso necessario avere un luogo dove stoccare tutto quanto. La provvidenza…provvede: a Forio, nei pressi della chiesa parrocchiale San Sebastiano, c’era un magazzino in disuso da tempo. Gli operatori hanno contattato il proprietario, il quale – inizialmente dubbioso e titubante – ha aperto le porte per mostrare l’interno. Il magazzino, chiuso da tanto tempo, si è presentato subito in pessime condizioni e in stato di abbandono, con le pareti ricoperte di muffa e scrostate. Ma l’operatore degli Angeli della Carità, che aveva convinto il proprietario ad aprire le porte, ha visto tutt’altro: un quadro della Madonna Addolorata – proprio quella venerata nella vicina parrocchia – che stava, solitario, appeso ad una parete ammuffita. Sembrava che la Madonna, paziente, li stesse aspettano. Gli Angeli erano entusiasti e il proprietario ha infine ceduto, consentendo l’accesso alla sua proprietà. Così si sono avviati veloci i lavori di pulizia e nuova intonacatura. Poi sono arrivati gli scaffali per sistemare il materiale e renderlo visibile e disponibile.
L’inaugurazione è avvenuta mercoledì 23 ottobre scorso, alla presenza del parroco don beato Scotti, con la benedizione di padre Vincenzo Ponticelli, frate francescano. Gli Angeli della Carità, lo ricordiamo, hanno un cuore francescano, poiché tutto parte dalla volontà e dalla determinazione di un terziario francescano, al quale siamo grati per il suo instancabile contributo.