Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Ciao bambini! Sono iniziate le vacanze estive! Inutile chiedere se siete contenti: lo sarete di scuro! E se voi siete felici, lo siamo anche noi. In più, come avevamo anticipato, il mese di giugno ci dona tante altre occasioni per gioire! Infatti, la prossima, si presenterà domenica 19 giugno in cui festeggeremo la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo: in latino “Corpus Domini”. Che tipo di festività è?

Per comprenderla meglio ascoltiamo prima il Vangelo di Luca che ci sarà proposto proprio in quel giorno: “In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste”.

Cari bambini, sicuramente avete riconosciuto il racconto del grande miracolo che Gesù compì moltiplicando i cinque pani e i due pesci per sfamare tutta quell’immensa folla di gente, vero? Ma cosa ha a che fare questo con la festività del Corpus Domini? Bene bambini, dovete sapere che questa solennità è nata per celebrare la reale presenza di Gesù nell’Eucaristia. Infatti, noi sappiamo bene che Gesù è davvero presente nell’ostia consacrata e questo è possibile perché Lui è Dio. E proprio come il pane è il simbolo del cibo senza il quale il nostro corpo non può vivere, così Gesù è il cibo e la salvezza del nostro cuore e della nostra anima perché senza di Lui non avremo mai la felicità eterna. Quindi, cari bambini, capiamo che anche oggi, come nel Vangelo che abbiamo ascoltato, Gesù sazia il nostro bisogno di amore e ci salva. E da cosa ci salva? Dal male e da tutte le sue insidie, cioè da tutti i tranelli che compie per farci cadere.

Così quando ci sentiamo tristi, sfiduciati, preoccupati, soli, impauriti o malati, siamo proprio come la folla in quel luogo deserto che non aveva cibo e non aveva dove andare. Ed è proprio in quel momento, nel momento in cui abbiamo più bisogno, e in cui meno ce lo aspettiamo, che il Signore interviene e fa qualcosa di grandioso: dona sé stesso per noi e ci riporta alla vita! E sapete una cosa bellissima, cari bambini: nonostante Gesù si doni tutto a tutti, non si esaurisce mai! Anzi, la Grazia che ci dona è molto più abbondante di quella che chiediamo: proprio come le dodici ceste di cibo avanzato. Perché fa questo? Perché ognuno di noi è davvero prezioso ai Suoi occhi, tanto da averci pagati, una volta per tutte, al prezzo più alto: la sua vita!

Quindi bambini, ricordatevi quanto Gesù ci ama! È proprio per questo amore che Lui ci salva e ci cerca! E così, come ci cercava andando per le strade della Galilea, anche nel giorno del Corpus Domini viene fatto passare per le strade dei nostri quartieri, nelle città laddove è possibile, perché possa vedere il suo popolo e il suo popolo, a sua volta, possa seguirlo in processione e adorarlo. Che grande opportunità bambini! Ma ricordate: che sia in questa occasione o in un giorno qualunque, Gesù è sempre lì, nascosto nei tabernacoli delle nostre chiese, pazientemente speranzoso di vederci, di ascoltarci, di parlarci e, soprattutto, di entrare nel nostro cuore attraverso la Santa Comunione: perché, proprio come ci ha promesso, «Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

I 1700 anni del Credo di Nicea

“Occasione straordinaria per essere una luce di speranza nell’oscurità di un mondo diviso e ferito” Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di