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Una donna sempre vigilante

Il 9 agosto 2022, don Camillo D’Ambra ha celebrato nella nostra Cattedrale di Santa Maria Assunta a Ischia Ponte la S. Messa per la festa di Edith Stein, ossia di Santa Teresa Benedetta della Croce, patrona d’Europa. La Parola del giorno che ci ha fatto proclamare la Liturgia è risultata molto significativa.

«Gesù vuole insegnarci – ci ha detto don Camillo – con questo esempio delle vergini che hanno la riserva d’olio, e quelle che non ce l’hanno, a essere prudenti nella vita. Nell’attesa che venga il Signore, momento che non conosciamo, dobbiamo essere pronti e vigilanti. La vergine prudente che tiene sempre accesa la lampada, nell’attesa del Salvatore, rappresenta l’anima che vigila su sé stessa per comportarsi secondo il nostro modello di vita: Gesù Cristo, lo Sposo dell’anima.  

Oggi la Chiesa ci fa venerare una santa del nostro tempo, che è una vergine e anche martire, quindi una donna che è stata sempre, nella sua vita, vigilante nell’attesa di Cristo Signore a cui aveva offerto il suo cuore.

Ella era di nazionalità tedesca ma di religione ebraica. Giacché era una professoressa di filosofia, aveva letto tante cose anche della religione cristiana. Aveva letto s. Agostino, filosofi cristiani, e soprattutto aveva letto l’autobiografia di santa Teresa di Gesù Bambino: “Storia di un’anima”.

Questo la fece innamorare di Gesù, si convertì al Cristianesimo, si fece battezzare, divenne anche lei carmelitana, a Colonia, e prese il nome di Suor Teresa Benedetta della Croce.

Restò nel Monastero di Colonia finché non incominciò la persecuzione nazista.

Allora per salvarsi, questa suora, che era stata ebrea, scappò dalla Germania e andò in Olanda. Quando i tedeschi occuparono anche l’Olanda iniziarono a perseguitare gli ebrei anche lì. Successe che papa Pacelli, volendo salvare questa suora, mandò in Olanda un nostro sacerdote – Mons. Giuseppe Di Meglio di Piedimonte – per farla scappare. Le SS lo fermarono. Da Roma fecero capire che quello era un diplomatico. Dovettero chiedere scusa al Vaticano per averlo fermato, poiché era là in missione. Però la suora fu presa e riportata in Germania dove la uccisero.

Questa suora è dunque stata dichiarata martire da papa Giovanni Paolo II, proprio perché ha testimoniato nella sua vita il suo amore per Gesù Cristo e per Lui ha dato il suo sangue, pur essendo ancora in giovane età. E nel 1999 il papa ha fatto includere, questa santa, tra le patrone d’Europa, compatrona d’Europa insieme a S. Brigida di Svezia e S. Caterina da Siena.

Ecco perché oggi è una festa, una liturgia un poco più importante. Questa santa ha avuto un grande amore per Santa Teresa di Gesù Bambino. E’ stata questa piccola santa francese a convertirla e a farla diventare cristiana e carmelitana come lei. E non ha fatto solo questa grazia a questa suora, a questa donna che si chiamava Edith Stein: è diventata poi santa perché è stata guidata dal cielo da questa stella che lei aveva preso come guida, cioè Santa Teresa di Gesù Bambino. Allora noi preghiamo queste due sante, Santa Teresa di Gesù Bambino e Santa Teresa Benedetta della Croce, perché tutte e due insieme preghino il Signore. E risolvano, con le loro preghiere, tutte le difficoltà che ci sono oggi nel nostro continente europeo. Perché le diverse nazioni, che pure sono unite tra di loro, possano fare delle leggi buone per tutte.»

di Angela Di Scala

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