Per la rubrica “Una storia al Mese”, vi raccontiamo una storia intramontabile, della tradizione popolare, ma che forse non tutti conoscono: “Una zuppa di sasso”,di Anais Vaugelade. È una storia che parla di accoglienza e inclusione, e pensiamo possa essere sempre utile, per superare i pregiudizi, le paure e per andare alla scoperta con coraggio, specie ora che la scuola e le attività hanno ripreso da circa un mese, e che ci troviamo a conoscere tante persone e cose nuove. La storia narra di un vecchio lupo che bussa alla porta di una gallina e, nonostante tutti si aspettino che le salti addosso, le chiede semplicemente un fornello e una pentola per cucinare una zuppa di sasso. La gallina accetta, ma aggiunge un pochino di sedano… «È notte. È inverno. Un vecchio lupo si avvicina al villaggio dove vivono gli animali.
La prima casa che incontra è quella di una gallina. Il lupo bussa alla porta. Toc, toc, toc. “Chi è?” chiede la gallina. E il lupo risponde: “Sono il lupo”. La gallina si spaventa: “Il lupo!”. “Non aver paura, gallina, sono vecchio e non ho più neanche un dente. Lasciami scaldare al tuo caminetto e permettimi di preparare la mia zuppa di sasso.” La gallina non sa cosa fare; certo non è tranquilla, ma è curiosa: non ha mai visto un lupo dal vero, lo conosce solo dalle storie, e le piacerebbe molto assaggiare una zuppa di sasso. Decide di aprire la porta. Il lupo entra, sospira e chiede: “Gallina, per favore, portami una pentola”. “Una pentola?!”, si spaventa la gallina. “Senti, gallina, c’è pur bisogno di una pentola per preparare una zuppa di sasso.” “Non lo sapevo” ammette la gallina “non l’ho mai assaggiata.”
Allora il lupo comincia a spiegare la ricetta: “In una pentola mettere un grande sasso, aggiungere acqua e aspettare che bolla.” “Tutto qui?” chiede la gallina. “Sì, questo è quanto.” “Io, nelle mie zuppe”, dice la gallina “aggiungo sempre un po’ di sedano.” “Si può, dà sapore”, dice il lupo. E tira fuori dal suo sacco un grande sasso. Ma il maiale ha visto il lupo entrare nella casa della gallina. È preoccupato. Bussa alla porta. Toc, toc, toc. “Tutto bene?” “Entra, maiale! Con il lupo stiamo preparando una zuppa di sasso.” Il maiale si stupisce: “Una zuppa di sasso? Soltanto con un sasso?” “Certo!” risponde la gallina. “Ma si può aggiungere un po’ di sedano, che dà sapore.” Il maiale chiede se si possono aggiungere delle zucchine. “Si può”, dice il lupo. Allora il maiale corre a casa sua e ritorna con delle zucchine. Ma l’oca e il cavallo hanno visto il lupo che entrava nella casa della gallina. Sono preoccupati e bussano alla porta. Toc, toc, toc. “Entrate”, dice la gallina. “Il lupo, il maiale e io stiamo preparando una zuppa di sasso.” E il maiale precisa: “Con un po’ di sedano e di zucchine”.
L’oca, che ha viaggiato molto, sostiene di aver assaggiato una volta, in Egitto, una zuppa di sasso, e che c’erano anche i porri. Se ne ricorda bene perché il porro è ciò che preferisce nella zuppa. La gallina chiede al lupo: “È possibile fare una zuppa di sasso con i porri?”. “Sì, è possibile.” Allora l’oca e il cavallo corrono a casa loro e ritornano con i porri. Ma la pecora, la capra e il cane sono preoccupati perché hanno visto il lupo che entrava nella casa della gallina. Non hanno bisogno di bussare alla porta perché è già spalancata. “Che cosa state facendo?”, chiedono. “Il lupo, il maiale, l’oca, il cavallo e io stiamo preparando una zuppa di sasso”, risponde la gallina”. Potete immaginare il seguito: la pecora, la capra e il cane portano le carote, il coniglio porta il pomodoro e il gatto porta la bieta, la mucca propone le patate, ognuno corre a casa propria e ritorna con le verdure; verdure per tutti i gusti.
Ora tutti si siedono in cerchio attorno al camino. Si raccontano barzellette, discutono. La gallina esclama: “Com’è bello essere tutti insieme! Dovremmo organizzare delle cene più spesso”. “All’inizio pensavo che avremmo mangiato un brodo di gallina”, dice il maiale. E il coniglio chiede al lupo di raccontare qualcuna delle sue terribili storie, per conoscere il suo punto di vista. Ma l’acqua bolle nella pentola, il lupo l’assaggia con il mestolo. “Credo che la zuppa sia pronta”, dice. Il lupo serve tutti gli animali. La cena dura fino a tardi, ognuno si serve per ben tre volte. Poi il lupo tira fuori dal suo sacco un coltello appuntito e… infilza il sasso: “Non è ancora cotto”, dice. “Se permettete me lo riprendo per la cena di domani.” La gallina chiede: “Te ne vai di già?”. “Sì”, risponde il lupo. “Ma vi ringrazio per questa bella serata.” “Tornerai presto?” chiede il coniglio. Il lupo non risponde. Ma non credo sia mai ritornato.»