Cari bambini, ben trovati! L’Avvento scorre veloce e siamo quasi arrivati all’11 dicembre che è la terza domenica di questo tempo. È una domenica speciale ed è chiamata Gaudete, che significa ‘ gioite’ o‘della gioia’ perché manca poco al Natale! E qual è il colore della gioia? Il rosa! Perché? Avete mai sentito l’espressione ‘vedere tutto rosa’? Significa vedere tutto bello: tutto gioioso. In questo giorno, anche le vesti del sacerdote sono rosa e si sente forte l’aria di festa perché sappiamo che il Natale è vicino!
E quale Vangelo ci accompagnerà in questo giorno particolare? Il Vangelo di Matteo; ascoltiamolo: “In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: ‘Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via’. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui»”. Cari bambini, c’è una domanda al centro di questo Vangelo che ci colpisce: “Sei tu quello che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?”.
È una domanda importante fatta da un grande profeta, Giovanni il Battista, che abbiamo già incontrato. Come sappiamo, Giovanni aveva dedicato tutta la vita all’attesa del Messia. Gli ebrei aspettavano con ansia la venuta di questo personaggio importantissimo: tutti pensavano che quando sarebbe arrivato avrebbe cambiato tante cose e resa la vita più bella. Giovanni, però, aveva qualche dubbio e per questo inviò alcuni amici a chiedere conferma a Gesù se fosse veramente lui; infatti, aveva visto che era un po’ troppo buono e non capiva come fosse possibile perché, in realtà, pensava che il Messia dovesse essere un po’ più severo. Insomma, anche un grande profeta come lui, si era fatto un’idea tutta sua del Messia, ed ora, aveva qualche dubbio su Gesù. Vi sembra strano? Non lo è affatto.
Vedete, bambini, molto spesso, nei momenti di difficoltà, quando tutto ci sembra difficile e incomprensibile da capire, come in queste settimane dopo quello che di disastroso e doloroso è successo sulla nostra isola, può capitare di abbattersi e chiedersi ‘Ma Gesù c’è davvero?’ oppure ‘Mi starà davvero ascoltando?’. E quindi, che fare in questi momenti in cui la fede vacilla un po’? Non cedere e fare come Giovanni il Battista. E cosa ha fatto? Si è rivolto direttamente a colui che era al centro del suo dubbio: Gesù. Sì, bambini, così come noi facciamo le domande a qualcuno se siamo curiosi di qualcosa su di lui o lei, allo stesso modo, cerchiamo le risposte che vogliamo da Gesù, chiedendo direttamente a Lui! Perché nessuno può parlarci di Dio meglio di Dio stesso!
E che lo faccia direttamente nel nostro cuore, o attraverso coloro che ci portano il Suo messaggio, il Signore risponde, e lo fa sempre, perché è felice di vedere il nostro impegno nel non farci scoraggiare, e la nostra voglia di essere sempre più amici con Lui! Infatti, cari bambini, non pensate che Giovanni sia stato molto contento della risposta? Sicuramente sì! Perché Gesù si rivela essere il Messia che Giovanni il Battista aveva tanto annunciato e per il quale aveva speso tutta la sua vita. Pensate, bambini, ogni giorno di tutti i suoi giorni Giovanni lo aveva passato a compiere la missione che Dio gli aveva affidato e per il quale lui aveva detto il suo ‘sì’. Chi ci ricorda questo? Maria, la madre di Gesù, vero? Lei è stata la prima a dire il suo ‘sì’ e a dare a Dio la possibilità di salvarci attraverso la nascita, vita, morte e risurrezione di Gesù. Lei, che abbiamo festeggiato da pochi giorni come la Vergine Immacolata e pura, lei che era così giovane e fragile, lei è stata la gioiosa complice di Dio in questo disegno stupendo. E noi? Vogliamo essere da meno? Certo che no! Forse non faremo cose grandi, ma il nostro ‘sì’, per Dio non sarà mai piccolo.