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Cari bambini, siamo alle porte di un nuovo anno, il 2023. Speriamo che abbiate passato delle buone vacanze natalizie, e che il “Kaire dei Piccoli” abbia saputo tenervi buona compagnia in questi giorni e in questo anno, specie nell’ultimo mese che è stato difficilissimo per la nostra isola. Abbiamo cercato di essere sempre qui con voi per camminare insieme verso Gesù e di aprire il nostro cuore alle sue parole, che sono come perle preziose per la nostra vita, anzi: di più! E cercheremo sempre di andare insieme da Lui, ancora e ancora, perché tutti siamo in cammino, grandi e piccini. L’anno nuovo si apre con la festa di Maria Santissima Madre di Dio, e questa giornata è anche conosciuta come la Giornata Mondiale della Pace. Perché c’è sempre bisogno di pace, sia a livello mondiale perché le guerre finiscano, sia nel nostro piccolo perché possiamo trovare pace tra i nostri problemi.

Affidiamoci alla Madonna, allora, grande ponte tra la Terra e il Cielo! Lei che ha avuto il coraggio, la fiducia, è stata aperta al cambiamento, proprio come la nostra mangiatoia parlante che ci ha accompagnati in questo Avvento fino a qui, fino quasi alla chiusura del Tempo di Natale con la festa dell’Epifania. Ora, tornerà ad essere “solo” una semplice mangiatoia, ma prima di salutarla e ringraziarla per tutte le parole belle che ci ha regalato, ascoltiamo per l’ultima volta cosa ha da dirci: “È passato molto tempo da quella notte speciale. Ricordo il bimbo riposare sereno avvolto dalla paglia, col bue e l’asino che lo guardavano con aria stupita. Lo ricordo come un neonato tranquillo: era paffutello, mangiava quando aveva fame, si guardava attorno e poi dormiva un po’ di tempo in braccio a sua madre, a suo padre oppure adagiato su di me. Giuseppe e Maria gli parlavano sottovoce e lo avevano chiamato Gesù, un nome comune qui in Giudea. Sapete, prima di salutarvi ho deciso di raccontarvi l’ultima serata vissuta come una culla in quell’alloggio. Difficile da descrivere ma verso l’ora di cena, e nel giro di un attimo, poco oltre la finestra era spuntata una luce intensissima che avrebbe potuto vedersi da molto lontano. Ricordo una certa preoccupazione da parte mia, del bue e dell’asino con Giuseppe e Maria incerti sul da farsi. E il bimbo ovviamente se la dormiva! Tutto d’un tratto erano spuntati dalla porta alcuni Magi e mi si erano chinati davanti. Lo so, non guardavano me ma il piccolino che stava adagiato beatamente qui dentro. Anche loro, come i pastori, sembravano intuire un futuro speciale per quel bimbetto e da lì a poco avevano aperto i loro scrigni “per offrirgli in dono oro, incenso e mirra”. I Magi avevano detto poche parole prima di ripartire; parlavano a bassa voce, non ero riuscita a capire cosa dicessero, ma le ultime due parole le ho sentite con chiarezza: “camminare insieme!” avevano detto prima di uscire dall’alloggio. Non so a cosa si riferissero e non importa; ma voglio raccogliere questo invito e farlo mio ora che sono ritornata nella stalla, in mezzo ad asini, buoi e cavalli. Sono la mangiatoia, ricordate? Sono attesa di futuro, aperta al cambiamento, pronta per un gesto coraggioso o un atto di fiducia, in un luogo in cui stupirsi. Siatelo con me, cari bambini lettori, per… camminare insieme! L’Epifania è la festa di chi cammina su una strada in cerca di Dio, di chi non si stanca di andare avanti e prosegue instancabile insieme ad amici e fratelli. È la festa di una Chiesa in cammino, che nonostante la notte segue una luce, e cerca e trova Gesù sulla strada che attraversa il suo presente ed è diretta al futuro. È la festa di tutti noi. Indossiamo i nostri SANDALI e mettiamoci in cammino, insieme!”.

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