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Buon Anno, bambini! Ormai il 2022 è al termine e un nuovo anno è alle porte! Questo anno passato ha portato con sé grandi novità, avvenimenti e anche dolori per tutto il mondo e, in particolare, per la nostra isola; sicuramente, per ognuno di noi, in maniera anche diversa. Ma qualsiasi significato abbia avuto il 2022 per noi, non dobbiamo dimenticarci di ringraziare il Signore per tutto ciò che ci ha donato, perché nel bene, e soprattutto nel male, ci è sempre vicino e ci dà forza per affrontare ogni cosa.

Noi cristiani questo lo sappiamo bene ed è per tale motivo che il 31 dicembre, in ogni chiesa del mondo, si canta il Te Deum. Cos’è? È un inno di ringraziamento molto antico, che viene cantato in latino o nella versione italiana e nel quale si dà lode prima alla Santissima Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), poi a Gesù per averci salvato donandosi a noi, e poi rivolgendo alcune preghiere e suppliche con l’aiuto dei Salmi. Ma se il vecchio anno si conclude ringraziando il Signore, quello nuovo si apre dedicandolo a Maria Santissima, Madre di Gesù. Domenica 1° gennaio, infatti, ascolteremo questo passo del Vangelo di Luca: “In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo”. Come vedete, cari bambini, questo Vangelo è la continuazione di quello che abbiamo ascoltato la notte di Natale! Come a dire che dopo aver adorato la nascita del Salvatore, non possiamo dimenticarci di chi ha reso possibile tutto questo: la Vergine Maria.

Sì, bambini, il Signore ha voluto dare inizio alla sua missione, e alla nostra salvezza, proprio come dà inizio alla nostra vita: attraverso il grembo di una mamma che ci dà alla luce! Questo vuol dire che, accogliere Gesù nel nostro cuore, vuol dire letteralmente accogliere una nuova vita in noi; cioè ricominciare tutto da capo pieni di gioia e certezza dell’amore di Dio! Per questo i pastori tornano indietro glorificando il Signore! Loro, infatti, ai tempi di Gesù, erano considerati gli ultimi degli ultimi perché vivevano assieme agli animali e, siccome il loro lavoro non voleva essere fatto da nessuno, spesso, chi lo svolgeva non era una persona proprio onesta e per bene.

Quindi, bambini, pensiamo alla loro sorpresa e gratitudine quando gli angeli sono apparsi loro e li hanno condotti dal Figlio di Dio, che, prima che a chiunque altro, si è mostrato a loro! Così, i pastori che si trovavano ai margini della vita sociale, ora, erano al primo posto davanti a Dio. E in tutto questo, cosa avrà pensato Maria? Lei stava in silenzio, ma sicuramente nel suo cuore meditava tutto quello che accadeva, forse, non capendolo del tutto. Ma aveva visto, con i suoi occhi, come tutte le difficoltà passate fino a quel momento, che non le sono state risparmiate, sono state ripagate con la venuta di suo figlio che era anche Suo Signore.

Dallo sconforto di non trovare un riparo e di non avere un aiuto da nessuno, è passata alla gioia e allo stupore di vedere i cieli aperti per dare gloria a Dio ed invitare gli uomini a renderGli omaggio. Quindi, bambini, ringraziamo il Signore per essere venuto a noi e ringraziamo Maria per avercelo donato: senza di lei, tutti noi avremo sicuramente avuto un’altra storia, ma certamente non sarebbe stata bella come questa! W la Mamma!

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