Bambini! Ci siamo quasi! Sta arrivando!!!! Che cosa? Il giorno che aspettiamo da ben cinquanta giorni: la Pentecoste! Domenica 28 maggio, infatti, celebreremo questo grande evento che ricorda la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti insieme nel cenacolo. L’importanza di questo giorno, cari bambini, è dovuta al manifestarsi dello Spirito Santo, la Terza Persona della Santissima Trinità, che, grazie a questo intervento Divino, ha permesso la nascita della Chiesa! In che senso? Facciamo un po’ di chiarezza: quando parliamo di Chiesa con la C maiuscola, cari bambini, non intendiamo l’edificio che rappresenta la casa di nostro Signore, ma ci riferiamo all’insieme del popolo cristiano.
Infatti, cari bambini, la Chiesa siamo noi! Prima di essere un luogo, la Chiesa è l’unione delle persone, tutte le persone che amano Gesù. Ma prima di andare avanti con questo argomento, che ne dite di ascoltare il Vangelo di Giovanni? “La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati»”.
Cari bambini, se ricordate bene questo Vangelo lo abbiamo ascoltato di recente, e infatti, non parla del giorno di Pentecoste, ma della prima apparizione di Gesù ai suoi discepoli dopo la Sua Resurrezione, vero? Come mai, allora, lo ritroviamo per il giorno di Pentecoste? Perché in questo Vangelo accade una cosa molto importante legata proprio a questa festa: Gesù soffiò e diede loro lo Spirito Santo. Ma come? Allora lo Spirito Santo è stato ricevuto due volte? Sì, cari bambini, è proprio così. Lo Spirito Santo, in questo caso, è stato donato direttamente da Gesù agli Apostoli per dare inizio alla loro “missione sacerdotale”.
Cosa significa? Che lo Spirito Santo ha permesso loro di “perdonare i peccati” in nome di Gesù, proprio come continuano a fare oggi i nostri sacerdoti con il Sacramento della Confessione. Il giorno di Pentecoste, invece, lo Spirito Santo scende su tutti coloro che credono: sugli Apostoli che hanno finalmente il coraggio di parlare a tutti di Gesù, e sul popolo che comincia a credere e a capire quelle parole così importanti.
Questa comprensione, cari bambini, è la colla che crea l’unità della Chiesa che sta nascendo. E sapete una cosa? Anche noi, nella nostra vita di cristiani, riceviamo lo Spirito Santo due volte! Davvero? E quando? Beh, lo riceviamo il giorno del nostro Battesimo quando i nostri genitori ci presentano al Signore e, grazie allo Spirito Santo, il nostro cuore viene aperto a quello del Signore che ci rende puri e, a tutti gli effetti, Figli di Dio.
Nel giorno della Santa Cresima, invece, siamo noi stessi che, cresciuti e più consapevoli, chiediamo che lo Spirito Santo scenda su di noi, perché rafforzi la nostra fede con i suoi doni e ci renda sempre più capaci di accogliere, e percorrere, la via d’amore che il Signore ha creato per noi. Tutto questo, cari bambini, è straordinario, specialmente se pensiamo che tutto è cominciato con un semplice soffio. Questo ci spiega come il nostro Signore sia meraviglioso e semplice, perché nasconde la Sua potenza nelle piccole cose: come Gesù, infatti, è venuto a noi facendosi bambino, così, lo Spirito Santo, si è fatto soffio.
Se questo è ciò che fa Dio, cari bambini, come dovremo fare noi? Anche noi, infatti, siamo chiamati a farci piccoli, umili, ma mai deboli, perché la nostra forza viene proprio dal Signore e la nostra missione di cristiani continua sulla scia di questo soffio dello Spirito Santo che, come Gesù, non ci abbandona mai se, e solo se, non smettiamo di chiamarlo e di chiedere che continui a scendere su di noi e sul mondo intero! Santa Pentecoste!