Sabato 17 giugno 2023 – nella Memoria del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria – abbiamo vissuto una bella giornata di sororità e di fraternità con le consacrate e alcuni seminaristi della Diocesi di Pozzuoli. La giornata è iniziata presto e giunte all’Episcopio di Pozzuoli abbiamo simpaticamente giocato a pallavolo e a bigliardino.
Nel corso del tempo trascorso insieme, il vescovo mons. Gennaro Pascarella ci ha guidato e fatto guidare alla scoperta della Cattedrale di San Procolo Martire, costruzione stratificata unica al mondo perché inizia con un tempio romano e finisce con una coloratissima chiesa seicentesca.
Dopo la descrizione delle meraviglie dell’antica cattedrale ricca di storia, sita al Rione Terra, prima chiesa nella quale ha dipinto una donna, la brava guida turistica ci ha fatto visitare l’affascinante cappella del SS. Sacramento, la sala capitolare, il museo dove sono conservate le tele originali di Artemisia Gentileschi.
Alle 12:00 è iniziata la S. Messa presieduta dal nostro vescovo, il quale durante l’omelia ci ha parlato di Maria, la Madre del Signore, Madre e Sorella nostra.
«Maria è stata avvolta dall’ombra di Dio. Maria è una creatura, una donna, piena di grazia. Ella ha riconosciuto l’Amore di Dio e vi ha creduto. Si è fidata di Dio e a Lui si è affidata. Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci dice la sua fede profonda. Tutta la vita di Maria è un arrendersi alla Volontà di Dio. Come ha potuto vivere Maria questo cammino accanto al Figlio, con fede così salda, senza perdere la piena fiducia nell’azione divina? Maria entra in dialogo intimo con la parola di Dio che le è stata annunciata, non la considera superficialmente ma si sofferma, si lascia guidare nella sua mente e nel suo cuore per comprendere ciò che il Signore vuole da lei. “Sua Madre custodiva tutte queste cose”: parole, eventi che portava tutti nel suo cuore. Li custodiva, cioè li teneva insieme. Collocava ogni singolo evento, ogni parola, ogni fatto all’interno del tutto e lo confrontava, lo conservava.
Maria non si ferma a una lettura superficiale di ciò che avviene nella sua vita. Umile ancella accolse la Parola e la custodì nel suo cuore. Per Maria la Parola fu veramente luce sui suoi passi e lampada per il suo cammino. Coltiviamo l’ascolto obbediente alla Parola di Dio? Leggiamo ciò che accade nella nostra vita lasciandoci da Essa illuminare senza voler forzare gli eventi e le scelte? Maria, nella sua umiltà, accoglie anche ciò che non intende dell’agire di Dio, lasciando che Dio le apra la mente su quelle cose. La grandezza di questa donna è l’umiltà, cioè soprattutto saper riconoscere le grandi cose che Dio opera se lo lasciamo entrare nella nostra vita. “Maria ora risplende sul nostro cammino segno di consolazione e di sicura speranza” (Prefatio). Ora Maria è in Paradiso e la invochiamo come Regina della Pace.»
Il vescovo Gennaro ci ha poi parlato delle consacrazioni al Cuore Immacolato di Maria: la preghiera per la Consacrazione della Chiesa e del genere umano di Pio XII del 1942; l’Atto di Consacrazione dell’umanità, e in particolare Russia e Ucraina, di papa Francesco del 2022.
«E’ il gesto del pieno affidamento dei figli che, nella tribolazione di questa guerra insensata che minaccia il mondo…vanno dalla Mamma. Dall’annuncio a Maria è scaturita la frase più bella: “Avvenga per me secondo la sua parola”. Quella della Madonna non è un’accettazione passiva o rassegnata ma è il desiderio di accogliere Dio che ha progetti di pace. Chiediamo allora a Maria il dono della pace con le parole di Francesco:
“Accogli, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace.”
Nell’Eucaristia, in ogni Eucaristia, chiediamo al Signore: “Concedi a noi la pace…la tua pace.” In pace siano i nostri pensieri e i nostri gesti. Che possiamo essere costruttori di pace lì dove il Signore ci ha posti, a iniziare dalle nostre comunità.»
Terminata la S. Messa, abbiamo tutti pranzato insieme e abbiamo fatto qualche foto per ricordo.
Il gruppo della
Vita Consacrata della
Diocesi di Ischia