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Quella rete a fili d’oro che intesse la Vita della Chiesa

San Pietro icona, simbolo, modello, momento di festa, devozione, tradizione, cultura…di incontro!

La comunità parrocchiale di S. Maria delle Grazie in S. Pietro ha vissuto (e ancora ne porta con sé l’eco) un tempo straordinario di Grazia.

Incorniciati nel tempo di festa per il patrono una serie di eventi “belli”, non perché “ben organizzati” ma perché intrisi della Sua Presenza in un modo indicibile.

 Apre le danze il 21 giugno l’ordinazione presbiterale del nostro don Paolo.

In S. Maria di Portosalvo l’emozione unica di vedere un figlio non solo della nostra comunità parrocchiale ma della nostra chiesa diocesana essere ammesso agli onori degli altari. In questo contesto la gioia raddoppiata non solo dalla presenza del vescovo Gennaro, ma anche dalla presenza del vescovo Carlo, appena eletto a pastore della nostra Chiesa!

 A seguire il 24 l’apertura ufficiale dei festeggiamenti: al mattino, l’appuntamento con la tradizionale “discesa” di San Pietro, la processione alla spiaggia con i pescatori per benedire gli attrezzi da lavoro e la gente di mare; toccante la presenza ai balconi dei nostri anziani, suggestivo il rito di intronizzazione officiato dal parroco e dal novello sacerdote. A sera, infatti, la prima messa del nostro don Paolo: momento incisivo di grazia sottolineato dalla profonda omelia di padre Mario Lauro OFM, anche lui figlio della nostra comunità parrocchiale; a seguire la festa con parenti e amici sul sagrato della chiesa parrocchiale.

 L’indomani, domenica, la messa serale animata dal coro dei giovani della parrocchia di Schiappone-Vatoliere. In tarda serata nella cornice meravigliosa del centro parrocchiale, la serata napoletana animata dai talenti della parrocchia; oltre 300 gli intervenuti, di cui moltissimi turisti, entusiasti dell’accoglienza!

 Da lunedì 26, il vivo della festa con il triduo di preparazione alla solennità del santo patrono. Ha spezzato la parola don Enzo Serpe, docente all’Università di Fisciano, presbitero per la diocesi di Salerno, ma anche lui figlio della nostra comunità parrocchiale.

A sera di lunedì, un momento di dialogo e condivisione a partire dalla Laudato Si’ di Papa Francesco nel contesto della festa pietrina: l’evento “Mare nostrum”. Sono intervenuti i diversi attori sociali che lavorano quotidianamente col mare, dai pescatori ai biologi marini passando per gli studenti dell’istituto nautico. Dialogo prezioso arricchito dalla bellezza della musica degli studenti del neonato liceo musicale sull’isola. Sono intervenute anche le referenti diocesane per l’ufficio di pastorale sociale e del lavoro Marianna Sasso e Pina Trani, a chiusura di una serata splendida fatta di dialoghi sinceri, senza pro-forma; tutti uniti dall’unico intento di conoscersi vicendevolmente alla luce di un tema quanto mai urgente, la cura del Creato, di casa nostra!

 Martedì 27 il continuo del triduo con la presenza dei bimbi. Quest’anno in modo particolare la condivisione della giornata dei bimbi con le altre parrocchie del porto.

Dal pomeriggio, infatti, nel centro parrocchiale, i bimbi della nostra comunità insieme agli amici di San Ciro e S. Maria di Portosalvo si sono conosciuti a suon di musica e divertimento. La partecipazione alla S. Messa e il prosieguo della serata alla spiaggia con la scoperta del mestiere di san Pietro grazie ai nostri pescatori, i giochi a squadre e una gustosa merenda… Dai bimbi lo stupore della festa: non esistono confini di parrocchia per loro, non a caso infatti, da loro stessi è nato il desiderio di partecipare il giovedì seguente tutti insieme alla processione in onore del santo.

 Suggestiva l’adorazione di mercoledì 28, nei primi vespri della solennità, a sottolineare la centralità e il senso di questi giorni carichi non solo di eventi. ma di possibili distrazioni dal Centro di Tutto, il Signore.

 Giovedì 29, come di consueto le messe mattutine in onore del santo e il susseguirsi di quei gesti tramandati da pescatori e gente del luogo: i suoni festosi della banda musicale, lo sparo di fuochi, il saluto delle navi, la preparazione delle statue per la processione serale.

A sera, quindi, la solenne processione per le vie del centro fino a giungere al piazzale di via F. Buonocore, antistante la spiaggia, per la celebrazione dell’Eucarestia.

Come accennato, la partecipazione dei bimbi delle parrocchie del porto ha sottolineato il clima e il senso di fare festa: intessere reti di relazioni belle!

Il clima di condivisione è stato però evidenziato ancora di più dall’animazione della messa a cura dei cori riuniti: la nostra comunità, San Ciro, S. Maria di Portosalvo e S. Maria della Mercede, intervenuti anche per festeggiare don Paolo che con loro ha condiviso 4 anni di formazione pastorale!

Una celebrazione intensa dove don Enzo, il predicatore, in questo clima indescrivibile sottolineava ancor di più il senso del Ri-conoscere: come Pietro, riconoscere il Signore, riconoscerci fra noi!

Il sabato 1, alla vigilia della ricorrenza della Madonna delle Grazie, i nostri pescatori grazie al patrocinio del comune hanno allietato parrocchiani e turisti sulla spiaggia con le specialità tipiche del loro pescato.

La domenica, le celebrazioni eucaristiche in onore della Madonna.

La festa sembrava chiudersi così, ma il clima di gratitudine e condivisione più bello è stato sottolineato dalla celebrazione eucaristica di mercoledì 12 dove il nostro amato parroco, don Agostino, nel festeggiare i 54 anni di sacerdozio, si è congedato dalla guida pastorale della comunità.

Un momento che poteva lasciare l’amaro in bocca della malinconia ma che invece nella gioia condivisa si è rivelato essere vera e propria festa: senza baccano, senza formalismi, senza fronzoli di circostanza.

La messa, condivisa con tutti i parrocchiani, con don Paolo, padre Mario e don Marco.

A don Marco il compito di farsi portavoce della bella lettera che il Vescovo ha scritto a don Agostino per ringraziarlo e per accompagnarlo in questa nuova stagione di vita.

A noi il compito ora di custodire gelosamente i suoi insegnamenti e di prepararci a vivere con gioia l’incontro con don Gioacchino, anche lui, col cuore intrepido, pronto a darsi e donarsi per la nostra comunità.

A don Agostino, uniti ai ringraziamenti del vescovo e dei sacerdoti intervenuti, il grazie più vero e più autentico di tutta la comunità parrocchiale e sociale che ha “goduto” del suo bene vedendolo spendersi finanche nel dolore di questi ultimi tempi, fino alla fine, per ciascuno.

Ecco, cos’è San Pietro? Simbolo, modello, momento di festa, ma soprattutto comunità! Forse sgangherata ma proprio come una rete di un pescatore, anche se “ingarbugliata”, dinamica, pronta a gettarsi nel mare della vita “affidata” nelle mani di Chi continua a gettarla!


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