Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Papa Francesco ha voluto spiegare la parabola della perla preziosa durante lo scorso Angelus: «Oggi il Vangelo racconta la parabola di un mercante in cerca di perle preziose. Questi, dice Gesù, «trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra» (Mt 13,46).

Fermiamoci un poco sui gesti di questo mercante, il quale dapprima cerca, poi trova e infine compra. Primo gesto: cercare. Si tratta di un mercante intraprendente, che non sta fermo ma esce di casa e si mette in cerca di perle preziose. …E questo è un invito per noi a non chiuderci nell’abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta, ma a ravvivare il desiderio, perché il desiderio di cercare, di andare avanti non si spenga; il secondo gesto del mercante è trovare.

Egli è una persona accorta, che “ha occhio” e sa riconoscere una perla di grande valore. Questo non è facile. … Ma il mercante della parabola ha un occhio attento e sa trovare, sa “discernere” per trovare la perla; … E ultimo gesto del mercante: compra la perla. Resosi conto del suo immenso valore, vende tutto, sacrifica ogni bene pur di averla. … Ma che cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? Questa perla è Lui stesso, è il Signore! Cercare il Signore e trovare il Signore, incontrare il Signore, vivere con il Signore. La perla è Gesù: Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia. Se incontri Cristo ti cambia la vita».

Come il Vangelo secondo Matteo parla della parabola della perla preziosa così anche le Fonti Francescane parlano della perla preziosa trovata dal giovane Francesco d’Assisi. “Basta richiamare alla memoria come, assente, egli comparve ai frati, trasfigurato su un carro di fuoco e come si fece vedere presente, in figura di croce, ai capitolari di Arles. Si deve credere che questi fatti siano avvenuti per disposizione divina, nel senso che quel suo meraviglioso comparire in vari luoghi con la sua persona fisica stava ad indicare palesemente come il suo spirito era in perfetta comunione con la Luce della eterna Sapienza, quella Sapienza che è più nobile d’ogni moto e penetra dappertutto per la sua purezza, si comunica alle anime sante e forma gli amici di Dio e i profeti.

Infatti l’eccelso Dottore suole rivelare i suoi misteri ai semplici e ai piccoli, come abbiamo visto dapprima in Davide, il più sublime tra i profeti, e, successivamente, in Pietro, il principe degli apostoli e, finalmente, in Francesco, il poverello di Cristo. Erano, essi, semplici e illetterati; ma lo Spirito Santo con il suo magistero li rese illustri: Davide, pastore, perché pascesse il gregge della Sinagoga, liberato dall’Egitto; Pietro, il pescatore, perché riempisse le reti della Chiesa con una moltitudine di credenti, Francesco, il mercante, perché, vendendo e donando tutto per Cristo, comprasse la perla della vita evangelica” (FF 1202).

Sappiamo come il giovane Francesco volle sposarsi con Madonna povertà, perché la considerava la perla più preziosa per vivere il Vangelo come voleva il Signore Gesù: “Una volta alcuni frati si recarono nei paesi degli infedeli e incontrarono un saraceno che, mosso da pietà, offrì loro il denaro necessario per il vitto.

Essi lo rifiutarono e quell’uomo ne rimase meravigliato, perché li vedeva sprovvisti di tutto. Ma quando, finalmente, comprese che non volevano denaro, perché si erano fatti poveri per amor di Dio, si legò ad essi con tanto affetto che promise di fornire loro tutto il necessario finché ne avesse avuto la possibilità. O povertà inestimabilmente preziosa, o virtù mirabile che hai saputo convertire a così grande tenerezza e compassione un cuore barbaro e feroce! E’, dunque, un delitto orribile e nefando, per un cristiano, calpestare questa perla preziosa, che un saraceno ha onorato con tanta venerazione” (FF 1076).

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

I 1700 anni del Credo di Nicea

“Occasione straordinaria per essere una luce di speranza nell’oscurità di un mondo diviso e ferito” Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di