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Una Famiglia missionaria tra Fede, Cultura e Arte

“Nel ringraziare Gaetano, Filomena, Elisabetta, Silvano, con i quali abbiamo vissuto tanti bei momenti anche a Forio, desidero sottolineare, ancora una volta, che oltre ai talenti, che sono stati donati loro, la loro forza è il fatto che sono una Famiglia, una Famiglia missionaria, che testimonia, che diffonde la Cultura, l’Arte ed anche la Fede e che questa sera ci ha fatto vibrare il cuore. Grazie!”.

Queste significative parole del Parroco don Emanuel Monte hanno suggellato il finale del Recital-Concerto “Aggio fatte ‘nu vute ‘a Madonna… Il sacro nella tradizione napoletana” presentato dal Trio Gaetano Maschio, Filomena Piro ed Elisabetta Maschio accompagnati al piano dal M. Silvano Trani presso la Congrega Maria SS.ma Annunziata di Panza.

Analoga soddisfazione da parte del Priore Giacinto Castaldi, che ha sottolineato: “Ringrazio tutti voi per la calorosa partecipazione. Conosco il M. Maschio e so che stoffa ha. L’ho sempre seguito e quest’anno unitamente al Parroco ed ai miei collaboratori lo abbiamo voluto qui. Questa sera unitamente al suo Gruppo ha confermato il suo valore. Quando la preghiera, la cultura e l’arte si fondono insieme, questo è il risultato. Grazie!”.

Questi sentimenti rappresentano il compendio più esaustivo delle sensazioni, che si sono vissute poche sere fa nello storico tempio di Panza. Il recital-concerto ha rappresentato un’interessante panoramica di intramontabili melodie e poesie napoletane impreziosite dal sentimento religioso, accostate a perle della tradizione locale di Luigi Polito, Giovanni Verde, Don Florindo Matarese e anche ad alcuni inediti del Baritono-Cantattore foriano.

Tra le poesie scritte da Gaetano Maschio ci piace ricordare “’A primma prucessione” (che prende spunto da un pensiero di Don Tonino Bello, che parlando del viaggio della Madonna verso la casa di S. Elisabetta, ebbe a sottolineare che, la Vergine, portando Cristo nel grembo, divenne il primo Ostensorio di Lui inaugurando le processioni del Corpus Domini) ed “Amata gente mia” dedicata all’indimenticabile Don Vincenzo Avallone.

Profondi spunti di riflessione sono giunti dal “Monologo della Madonna delle rose” da Filumena Marturano interpretato da Filomena Piro, vero e proprio inno alla difesa della vita così come grande commozione ha suscitato Elisabetta Maschio con “’O miercurì d’’a Madonna ‘o Carmene” di Ernesto Murolo. In questa singolare proposta artistica, storia e pentagramma, arte e Fede si sono ben amalgamate in un unicum di grande originalità.

I ritmi ben cadenzati, i brani e gli aneddoti scelti con dovizia in armonia con il tema, tra versi conosciuti e inediti uniti a canzoni famosissime di Libero Bovio, Ernesto Tagliaferri, Raffaele Sacco, Eduardo Nicolardi, Ferdinando Albano, Vincenzo Russo ed Eduardo Di Capua, e la sintonia con il pubblico hanno decretato il grande successo dell’iniziativa.

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