Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Una visione distorta della realtà

Le allucinazioni dell’Intelligenza Artificiale

Nel mondo affascinante e complesso dell’intelligenza artificiale (IA), si cela un fenomeno curioso e talvolta problematico: le allucinazioni. Si tratta di errori prodotti dai sistemi di IA che generano informazioni o output non veritieri o coerenti con la realtà.

Immaginate una IA generativa come può essere Chat-GPT che, di fronte a una domanda, offre una risposta completamente inventata pure se sembra sensata e grammaticalmente corretta. Oppure un software di visione artificiale che identifica oggetti inesistenti in un’immagine. Questi sono solo alcuni esempi di come l’IA può “allucinare”.

Un esempio divertente di queste allucinazioni può essere rappresentato dall’immagine di fianco: è stato chiesto all’intelligenza artificiale generativa di immagini Dall-E di creare una mucca rapita dagli alieni nel midwest americano in uno stile anni sessanta.

Immagine tratta da Wikipedia

È palese che l’IA abbia invertito le grandezze degli elementi.

Le cause di questo fenomeno sono diverse:

Mancanza di dati o dati di scarsa qualità: Se un modello di IA viene addestrato su un set di dati limitato o impreciso, è più probabile che produca risposte allucinatorie.

Complessità dei modelli: I modelli di IA più avanzati, come le reti neurali profonde, sono capaci di apprendere trame complesse di dati. Tuttavia, questa abilità può portare a interpretazioni errate o all’estrazione di informazioni errate, generando allucinazioni.

Ambiguità del linguaggio: Nel caso dei modelli di linguaggio, la natura ambigua e sfumata del linguaggio umano può portare a fraintendimenti e generare risposte allucinatori, soprattutto quando si tratta di domande aperte o complesse.

Le allucinazioni dell’IA possono avere diverse conseguenze:

Diminuzione dell’affidabilità: Se un sistema di IA non è in grado di distinguere tra realtà e fantasia, le sue decisioni e le sue risposte potrebbero essere inaffidabili, con potenziali danni in settori come la finanza, la medicina o l’automazione.

Disinformazione: Le allucinazioni di un’IA possono essere diffuse come informazioni reali, generando disinformazione e distorcendo la percezione della realtà.

Mancanza di trasparenza: In alcuni casi, può essere difficile capire perché un sistema di IA ha prodotto un’allucinazione, ostacolando la comprensione del suo funzionamento e limitando la risoluzione del problema.

Le allucinazioni dell’IA rappresentano una sfida importante per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale affidabili e sicuri. I ricercatori stanno lavorando a soluzioni promettenti per superare questo ostacolo e garantire che l’IA sia uno strumento al servizio della società.

La stessa OpenAI sta lavorando alla soluzione affidando il compito a revisori umani per ridurre le allucinazioni e migliorare il modello, come pubblicato nel loro blog ufficiale.

Le allucinazioni nelle IA, nell’immaginario collettivo, danno fantasia a scenari distopici in cui le intelligenze artificiali acquisiscono coscienza e prendono il sopravvento sull’umanità; sebbene suggestiva, questa circostanza appare decisamente remota. Nel cammino verso una IA affidabile questo sembra uno dei tanti ostacoli da rimuovere, ma deve farci ricordare che siamo noi a dirigere la macchina e che siamo gli unici responsabili del suo percorso.

Immagine in evidenza tratta da Wikipedia

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

Mai da soli

Omelia del Vescovo Carlo in occasione della celebrazione eucaristica del 10 luglio scorso nell’ambito del Summer Holiday dell’Unitalsi Napoli, presso l’Hotel Re Ferdinando in Ischia Porto Os 10,1-3.7-8.12; Mt 10,1-7

Da discarica abusiva ad area protetta

Come nasce un’oasi WWF Tra i vari progetti dell’associazione WWF finalizzati alla tutela dell’ambiente vi è la ricerca sul territorio italiano di aree illegali di abbandono rifiuti. Le guardie ambientali