Nasce l’A.I.Par.C. Isola d’Ischia
L’A.I.Par.C., Associazione Italiana Parchi Culturali, – come si legge nello statuto – ha la finalità di promuovere il Territorio Italiano: accendendo i riflettori sui Personaggi che hanno dato lustro alle varie realtà territoriali, promuovendo i Siti di interesse Culturale presenti nei vari territori, dando risalto alle Opere di interesse Artistico e Culturale di ogni Territorio, realizzando Eventi che mettano in risalto Arte, Comunicazione, Cultura, Scienza, Storia, Cinema e Teatro. Associazione culturale apartitica, non profit, persegue i suoi scopi senza distinzione di etnia, lingua, religione e opinioni politiche.
L’Associazione è nata per volontà della prof.ssa Irene Tripodi, ora presidente nazionale, il 7 ottobre 2016, ed è aperta a uomini e donne che abbiano raggiunto la maggiore età, residenti o domiciliati nel territorio italiano e in possesso dei requisiti previsti dallo statuto. Il suo logo rappresenta l’Italia immersa nel “mare” dell’arte, della comunicazione, della cultura, della scienza, della storia, ecc.
Una tale idea non può che crescere e diffondersi, così, grazie a Caterina Mazzella, socio fondatore e referente dell’AIParC Campania, anche da noi è nato un Centro, l’A.I.Par.C. Isola d’Ischia, con lo scopo di concorrere alla “promozione socio-culturale del Territorio attraverso lo strumento operativo dei Parchi, spazi metaforici di studio, ricerca, approfondimento, realizzazione di progetti, intitolati a Personalità, Siti, Opere, Eventi dell’Archeologia, dell’Arte, della Comunicazione, della Cultura, dell’Informazione, della Legalità, della Relazione, della Scienza, della Storia dell’Isola d’Ischia”.
Il Comitato esecutivo è composto da Caterina Mazzella, presidente, Ugo Vuoso, vicepresidente, Maria Lauro, tesoriere ed Erminia Turco, segretaria. Consiglieri sono Mariangela Catuogno, Lucia Annicelli e Giuseppe Sollino; Revisori dei Conti: Giovannino di Meglio, Maria Rosaria Pilato, Marta Rita Lauro.
Abbiamo incontrato Caterina Mazzella, ex presidente nazionale Fidapa, ma anche co-fondatrice, a suo tempo, del Garden Club di Ischia, che ci ha parlato di questa sua nuova “creatura”. In effetti, dopo la meravigliosa esperienza del 2002, quando Mons. Filippo Strofaldi la volle nell’organizzazione della visita a Ischia di S. Giovanni Paolo II, il 5 maggio, questa vulcanica donna è stata anche fondatrice del Consultorio Diocesano, una bella realtà solidale, più che mai di aiuto in questo momento di crisi. E ora, finita l’esperienza alla presidenza Fidapa, ha pensato a un “ulteriore modo di apportare qualcosa a questo nostro territorio”. Così, in qualità di referente dell’AIParC Campania ha fatto prima nascere il Centro territoriale a Vico Equense, e ora ha fondato l’A.I.Par.C. Isola d’Ischia. “Stiamo coinvolgendo alcuni amici di Procida: se non vogliono fare la sede là, potremo fare il Centro Ischia e Procida”, ci spiega Caterina: “Questo è un contenitore d’idee, non vogliamo aggiungere a Ischia ulteriori associazioni, come quelle classiche che già ci sono, vogliamo creare un soggetto propositivo”.
Come lavora?
“Al centro c’è un comitato esecutivo, poi si formeranno delle commissioni con persone che abbiano specifiche competenze nei diversi campi: archeologia, arte, comunicazione, cultura, informazione, legalità, organizzazione, istruzione, relazione, scienza, storia.
Un’organizzazione complessa, creata per accendere i riflettori sulle eccellenze che caratterizzano il Territorio, per farle conoscere e valorizzarle, ma anche per mettere in evidenza le carenze e le difficoltà, e ricercare soluzioni per rimuoverle o attenuarle”.
Un parco culturale che comprende quindi molti ambiti, poi sul territorio ogni ambito ha un responsabile. “Però, sottolinea la Caterina Mazzella, vogliamo iniziare portando la nostra attenzione solo su un paio di progetti che stiamo individuando: uno potrebbe essere l’area archeologica marina tra il Castello e gli scogli di S. Anna, che include Aenaria, perché comprende archeologia, natura, storia… Un altro potrebbe essere Lacco Ameno”. Insomma, “l’idea è di non fare tante cose dispersive, e proporre invece delle azioni univoche, cercando di fare movimento di opinione e pressando le istituzioni.
Mettere su carta un’idea, e andare dal Sindaco. O anche alla Comunità Europea: non abbiamo idea di quanti soldi non vengano elargiti ogni anno perché non si sanno presentare i progetti!”.
L’attuale prima fase, anche per via del fatto che non ci si può incontrare, sarà organizzativa, però parallelamente l’A.I.Par.C. Isola d’Ischia vuole uscire con una conferenza programmatica, di presentazione dell’isola, anche perché le direttive nazionali, chiedono che una volta al mese ci sia un incontro-conferenza su qualche tematica degli ambiti dell’Associazione.
Ma le idee sono tante, perché “questo deve essere un contenitore dove ciascuno dà la propria competenza, un laboratorio d’idee, aperto, e la prima cosa è la promozione e la valorizzazione del territorio, che parte dal basso, da ognuno di noi” Così, Benedetto Valentino, che sta preparando un libro sulla storia d’Ischia, “lo presenterà in anteprima con noi, racconta entusiasta Caterina, e continua: poi un personaggio di cui vogliamo senz’altro occuparci è Giulio Iasolino: l’AIParc è nato in Calabria e Iasolino era calabrese, di Vibo Valentia. È stato il primo che ha organizzato gruppi di turisti a Ischia, ed è stato l’unico e solo che ha catalogato le acque ischitane. Proporremo magari un gemellaggio con Vibo, con cui si stanno creando un po’ di legami. E infine, appena sarà possibile, un incontro a Ischia, un forum di tutti gli AIParC d’Italia, fatto sull’isola, in modo da cominciare a promuovere alberghi e ristoranti”.
In bocca al lupo, allora, a questo Parco culturale, che certamente, animato da una tale presidente, saprà dare la sua impronta sul nostro territorio.