È Pasqua!
Rubrica a cura di Oriana Danieli. A questo numero ha collaborato Katia Gambaro
Bambini, buona Pasqua! Gesù è davvero risorto! Evviva!
Le campane suonano a festa, le tavole si riempiono di cose buone e, assieme alla nostra famiglia, condividiamo la gioia di questo giorno!
Avete mai sentito questa espressione: “Oggi sono felice come una pasqua!”?. La festa di Pasqua è così bella e importante che viene usata come termine di paragone per descrivere una gioia davvero grande e profonda, perché, in questa festa, noi vediamo il segno dell’amore di Dio per noi; questo segno è la salvezza che Gesù ci dona proprio attraverso la sua morte e la sua Resurrezione!
Che regalo meraviglioso! Voi siete piccoli e magari pensate che i doni veri siano quelli che si toccano, che si scartano, quelli con i quali giocate. Ma, se ci riflettete bene, ci sono doni più importanti che non hanno bisogno neppure di essere scartati perché sono vicini a voi e vi fanno stare bene: l’amore dei vostri genitori, l’impegno che mettono ogni giorno per farvi stare bene e per farvi crescere nel migliore dei modi.
L’amore dei genitori e l’Amore di Dio non sono un regalo da scartare, ma da accogliere. Vi possiamo assicurare che sapere di essere amati così è la cosa più importante della vita! Ecco, allora, perché a Pasqua siamo felici: perché riconosciamo, nella morte e nella Resurrezione di Gesù, tutto l’amore di Dio per noi.
L’evento della Resurrezione è certamente una sorpresa anche per gli apostoli: avevano visto morire il loro maestro, sapevano che il suo corpo senza vita era stato posto in un sepolcro. Per loro era davvero la fine di un sogno e, quando Maria di Magdala al mattino trova il sepolcro aperto, pensa subito che qualcuno abbia rubato il corpo di Gesù e così va subito a dirlo agli apostoli.
Pietro e Giovanni spaventati corrono al sepolcro ma, nel loro cuore, non pensano alle parole che Gesù aveva detto più volte: io risorgerò. Quando però entrano nel sepolcro vedono uno spettacolo straordinario.
Proviamo a immaginare cosa potrebbero aver visto: il corpo dei defunti ebrei veniva unto con degli aromi e poi avvolto in un lenzuolo. Questo lenzuolo veniva tenuto fermo con delle bende, una all’altezza del collo, una nel corpo e una sui piedi; sul volto del defunto si metteva un fazzoletto di lino chiamato sudario.
Quando Pietro e Giovanni entrano nel sepolcro probabilmente vedono che il lenzuolo ha la forma del corpo, che le bende continuano a essere legate dove erano state messe, ma che il corpo di Gesù non c’è. Il sudario è piegato da una parte.
Quel lenzuolo che conteneva il corpo di Gesù era come un astuccio vuoto, aveva ancora la forma di Gesù, ma di fatto lui non c’era! Questo è sconvolgente per noi, ma lo è stato ancora di più per gli apostoli i quali, proprio da questo fatto, hanno capito tutto quello che Gesù aveva loro insegnato.
Il loro impegno è stato quello di trasmetterci questa grande verità: Gesù è risorto, e noi, con Lui, siamo risorti, e anche noi, che siamo risorti con Gesù siamo chiamati a raccontare questa verità con la nostra vita. Cosa vuol dire? Che mi impegno a vivere da persona contenta, stando attento a chi è in difficoltà a casa, a scuola, in palestra, nei giochi.
Vuol dire che io cerco di vivere la mia vita proprio come Gesù che ha vissuto facendo del bene e guarendo tutti. Ricordatevi sempre che l’amore è la medicina che risana i cuori sofferenti! Questo modo di vivere mostra la nostra fede e la nostra gioia in Gesù risorto. Buona Pasqua!
DOMENICA DI PASQUA
#GIOITEECREDETE
4 aprile 2021
Carissimi,eccoci giunti al termine del nostro cammino.
Un viaggio che abbiamo intrapreso insieme, connessi sempre con la Buona Notizia.
Signore, insegnaci ad amare con tenerezza chi ci rifiuta, a stare accanto con delicatezza a chi ci allontana, a porgere un sorriso a chi ci guarda con sospetto, a offrire il nostro aiuto a chi non ce lo ha chiesto.
Tu che hai affrontato con coraggio la tua sorte donaci un cuore tenace, capace di costruire ponti con i fratelli che incontriamo lungo la via.
Amen
Campane di Pasqua
Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!”
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.
Gianni Rodari