Il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, o, più semplicemente, della Madonna di Pompei, nasce alla fine del 1800 ad opera di Bartolo Longo, oggi Beato: si narra che, mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: “Se propagherai il Rosario sarai salvo”.
Il giovane Bartolo Longo, rimase scosso da questo messaggio che la Madonna gli affidava, tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.
Tuttavia i suoi primi tentativi non ottennero grandi risultati; per questo Bartolo si recò a Napoli, per acquistare un dipinto, affinché il popolo di Pompei potesse più facilmente convertirsi a questa preghiera. Una volta giunto a Napoli con l’intento di acquistare un quadro già visto in un negozio, però, Bartolo Longo incontrò il proprio confessore, Padre Radente, che gli suggerì di rivolgersi a Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.
La tela era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, tanto che Bartolo Longo non voleva accettarla, ma, di fronte alle insistenze della suora, non poté rifiutare il dono e con questo si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.
Il quadro, così come era, non poteva certo essere esposto alla cittadinanza, sia per lo stato di degrado, che per un errore nel dipinto, che ritraeva Santa Rosa, al posto di Santa Caterina da Siena, come colei che riceveva il rosario, e dunque ponendo l’immagine a rischio di interdetto.
Fu così che Bartolo Longo decise di affidare il dipinto alle mani di un restauratore e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporlo: l’edificazione di questa chiesa sarà resa possibile dalla contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni.
Le successive elargizioni dei fedeli fecero in modo che ben presto la chiesa venisse ampliata e si trasformasse nella attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei. L’immagine della Madonna si coprì ben presto di pietre preziose offerte dai fedeli quale attestato di grazie ricevute. Papa Leone XIII nel 1887 benedisse il meraviglioso diadema che cingeva la fronte della Vergine.
Tra i diamanti e gli zaffiri che formavano le aureole sul capo della Madonna e del Bambino si potevano notare quattro rarissimi smeraldi offerti da due ebrei per grazia ricevuta.
Il dipinto della Madonna di Pompei venne infatti venerato fin dalla sua prima esposizione pubblica il 13 febbraio 1876: in quell’occasione, infatti, si verificò il primo miracolo, ovvero la guarigione a Napoli di una ragazzina malata di epilessia inguaribile. In poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, ciascuno per chiedere una grazia alla Madonna, tanto che ai giorni nostri si stima che più di 4 milioni di persone ogni anno si rechino in pellegrinaggio, facendo così, di quello di Pompei, uno dei santuari mariani più visitato al mondo.
Con l’affluire dei fedeli al Santuario, Bartolo Longo cominciò a diffondere preghiere e pie devozioni, componendo poi, nel 1883, anche la Supplica, una preghiera, inizialmente intitolata “Atto d’amore alla Vergine” ma poi ribattezzata “Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei”.
Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale. La Supplica viene recitata solennemente in modo particolare due volte l’anno, l’8 maggio a mezzogiorno (con indulgenza plenaria) e la prima domenica di ottobre, quale introduzione ai rispettivi mesi di preghiera mariana. L’otto maggio del 1915, la preghiera fece il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.
L’ importanza della Basilica di Pompei, per il mondo cattolico, è testimoniata anche dal fatto che per ben quattro volte è stata visitata da un papa: in particolare San Giovanni Paolo II vi si recò il 21 ottobre 1979 e il 7 ottobre 2003, papa Benedetto XVI il 19 ottobre 2008 e papa Francesco il 21 marzo 2015.. In occasione della visita di San Giovanni Paolo II venne anche recitata la Supplica.
Fonte: Santodelgiorno.it