Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Benedetto Colui che viene nel nome del Signore (Lc 13,31-35)

Inizio del Mistero Pastorale di Sua Eccellenza Mons. Gennaro Pascarella Vescovo di Ischia

Sabato 19 giugno è giunto sulla nostra isola Sua Eccellenza Mons. Gennaro Pascarella recentemente nominato Vescovo di Ischia. Sua Eccellenza, che è anche Vescovo della Diocesi di Pozzuoli,  è stato calorosamente accolto dalla Diocesi di Ischia che ha inviato una delegazione di religiosi e laici a prenderlo a Pozzuoli da dove una motonave lo ha portato direttamente a Ischia Ponte.

Qui insieme a Mons. Pietro Lagnese, Vescovo uscente della Diocesi di Ischia e attuale Vescovo di Caserta, Mons. Gennaro Pascarella ha tenuto la celebrazione di inizio del Ministero pastorale e di presa di possesso nella Chiesa Cattedrale di Ischia, accolto da tutti i prelati dell’isola che lo hanno poi scortato fino al Piazzale delle Alghe in Ischia Ponte dove si è tenuta la celebrazione Eucaristica.

Mons. Pietro Lagnese ha aperto il discorso di benvenuto al neo Vescovo, dichiarando il suo amore per Ischia citando le parole di una canzone di Roberto Benigni “…Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai e non lo sai perché non te l’ho detto mai anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te /Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai non l’ho mai detto e non te lo dirò mai nell’amor le parole non contano conta la musica”, ricordando la sua esperienza di Pastore della Diocesi di Ischia conclusasi con l’arrivo del nuovo Vescovo, dopo otto anni.

Lagnese riferendosi sia alla sua nomina come Pastore presso la Diocesi di Caserta, sia a quella di Mons. Pascarella presso quella di Ischia ha sottolineato l’obbedienza che accomuna entrambi nell’affidamento a una volontà proveniente dall’Alto.

Lagnese ha sottolineato l’importanza del fatto che la guida che Pascarella dovrà avere delle Diocesi di Ischia e Pozzuoli possa essere una nuova possibilità per le due Diocesi di camminare insieme nell’ascolto della Parola di Dio e sotto la guida del nuovo Pastore.

Pascarella ha introdotto il suo discorso durante l’Omelia dopo aver fraternamente abbracciato Lagnese e ha sottolineato la necessità di porsi in ascolto reciproco con i religiosi e i laici della Diocesi di Ischia, riproponendo l’adagio di Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita Pastorale e Ischia nel 2002: ”Ischia: accogli, ascolta, ama!” che ha sentito molto attuale in questa congiuntura storica della propria vita in cui ha esplicitato che il suo obiettivo sarà quello di camminare insieme al popolo di Dio che gli è stato affidato, ascoltando le loro esigenze il più possibile per farsi interprete di esse e coniugarle con il servizio Pastorale che dovrà svolgere. Mons. Pascarella ha ricordato la figura illuminante come guida della Diocesi di Ischia di Mons. Filippo Strofaldi predecessore e esempio da seguire di amore, obbedienza e dedizione alla Chiesa isolana.

Riprendendo le parole del Vangelo tratto da Marco 4, 35-41, Mons. Pascarella ha fatto riferimento alla fede come unica ancora di salvezza dell’uomo in Dio, il cui figlio Gesù, nonostante le paure dei discepoli sbattuti dalle onde, non smette di provvedere e ordina alle procelle del mare di calmarsi, così ha aggiunto Mons. Pascarella il momento attuale è provvido e va vissuto come un momento di calma e pace che il Signore dona alla Chiesa di Ischia chiamata a incamminarsi su questo nuovo sentiero, forte del vento della bonaccia.

Anna Di Corcia

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

Mai da soli

Omelia del Vescovo Carlo in occasione della celebrazione eucaristica del 10 luglio scorso nell’ambito del Summer Holiday dell’Unitalsi Napoli, presso l’Hotel Re Ferdinando in Ischia Porto Os 10,1-3.7-8.12; Mt 10,1-7

Da discarica abusiva ad area protetta

Come nasce un’oasi WWF Tra i vari progetti dell’associazione WWF finalizzati alla tutela dell’ambiente vi è la ricerca sul territorio italiano di aree illegali di abbandono rifiuti. Le guardie ambientali