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Donne consacrate, sempre in relazione… come Gesù

Dal 7 all’11 giugno si è tenuto online il corso di Esercizi spirituali promosso dal Vicariato per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Napoli, sul tema “DONNE CONSACRATE, SEMPRE IN RELAZIONE… COME GESÚ” . Gli esercizi, articolati come indicato nella locandina, pur dedicati alle religiose e consacrate secondo i vari carismi riconosciuti nella Chiesa, sono stati accessibili a chiunque avesse interesse ad approfondire e verificare la propria relazione con Dio e con la propria comunità, partendo dalla pacificazione della relazione con se stessi.

Ciascun incontro, introdotto da padre Salvatore Farì, missionario vincenziano e Vicario per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Napoli, è stato guidato dalla relatrice di turno su un aspetto differente della relazione umana fondata sulla Parola di Dio, prendendo a modello alcune figure evangeliche di donne che hanno incontrato Gesù e, da quell’incontro che ha ridato loro una nuova dignità, hanno compreso che la vera libertà era rispondere alla propria vocazione, abbandonandosi totalmente allo Spirito che rende nuova ogni vita e trasforma ogni relazione alla luce dell’Amore gratuito.

Momento particolarmente intenso di preghiera e riflessione è stata l’Adorazione Eucaristica guidata personalmente dall’Arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia (come ama essere chiamato). Meditando sul brano della samaritana (Gv, 4,1-29) ha dato nuovo vigore a ciascun cuore in ascolto, sottolineando che a chiunque ha sete di Lui, Gesù dice che la sua esistenza non è inutile, la sua anfora non è vuota ma, per quanto piccola e danneggiata sia, egli o ella diventerà sorgente di acqua viva per gli altri.

L’incontro conclusivo è stato guidato dalla biblista Rosanna Virgili, laica. La professoressa ha presentato alcune figure femminili degli Atti degli Apostoli, donne impegnate attivamente nella profezia e nell’annuncio del Vangelo. Donne che hanno generato continuamente figli nella fede, generatrici stesse della Chiesa come ecclesìa, cioè assemblea di persone, che ha iniziato la sua avventura proprio nella strada e nelle case private, nelle famiglie dove le donne si prendevano cura di familiari ed estranei che chiedevano ospitalità e donavano a tutti la Buona Notizia.

In questa nostra epoca si parla spesso del ruolo della donna nella Chiesa, ma non è questione di pari opportunità né di teorie né di rivendicazione di compiti che non ci appartengono. La Chiesa non segue le mode social, si è sempre lasciata e si lascia guidare dallo Spirito che soffia dove vuole e suscita carismi diversi. E come Chiesa siamo un corpo, il corpo di Cristo, dove ognuno è differente e ha il suo ruolo, dove ognuno è utile e prezioso nella sua diversità. Per questo è importante curare la relazione con il Capo che è Gesù e con le altre membra che sono il nostro prossimo. E curare noi stessi, perché giova a tutto il corpo. Curare attingendo acqua viva alla Sorgente, Parola ed Eucaristia, e facendoci grembo accogliente per chi viene a noi.

Padre Salvatore ha concluso il corso pregando con le parole di San Giovanni Paolo II tratte dalla “Mulieris Dignitatem”, lettera apostolica sulla dignità della donna del 1988:

«La Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose; per le donne consacrate a Dio nella verginità; per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani, che attendono l’amore gratuito di un’altra persona; per le donne che vegliano sull’essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente, donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per le donne “perfette” e per le donne “deboli”, per tutte: così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità; ringrazia per tutti i frutti di santità femminile.La Chiesa chiede, nello stesso tempo, che queste inestimabili “manifestazioni dello Spirito” (…) siano attentamente riconosciute, valorizzate, perché tornino a comune vantaggio della Chiesa e dell’umanità, specialmente ai nostri tempi. Meditando il mistero biblico della “donna” la Chiesa prega affinché tutte le donne ritrovino in questo mistero se stesse e la loro “suprema vocazione”».

A cura di Anna Piccirillo – Ordo Virginum di Napoli

E’ possibile seguire le meditazioni sul canale YouTube Padre Salvatore Farì

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