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Festa in onore di sant’Alfonso Maria De’ Liguori – Patrono del Vatoliere

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Si sono conclusi domenica 1 agosto i festeggiamenti in onore di Sant’ Alfonso Maria De’ Liguori, Santo Patrono del Vatoliere nella parrocchia della Natività di Maria SS. Giorni di festa per la frazione baranese, nei quali si è ricordato in special modo il 150° anniversario della proclamazione a dottore della Chiesa Universale del Santo protettore da parte del papa Pio IX, con due decreti dell’11 e del 23 marzo del 1871.

I tre giorni di triduo con varie funzioni liturgiche sotto la guida del parroco Don Antonio Scala in preparazione alla solenne festività sono stati giorni di fede e di devozione verso il Santo tanto amato tra i parrocchiani, ma anche conosciuto e venerato in tutta Italia. Si è iniziato giovedì 29 luglio con la consueta e tradizionale intronizzazione della statua del protettore, ricordato come moralista e confessore, vicino agli ultimi, innamorato di Gesù Eucarestia e di Maria sua madre. Al termine della Santa Messa delle 19:00 è stato amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi, con la recita della coroncina al Santo. Durante la celebrazione un ricordo e una particolare preghiera sono stati rivolti per tutti gli anziani che non erano presenti alla celebrazione, affidando a Dio tutte le loro sofferenze e le difficoltà d questo tempo.

Nel secondo giorno di triduo, in preparazione alla festa liturgica di Sant’ Alfonso, la Santa Messa è stata celebrata in parrocchia, seguita dall’Esposizione Eucaristica e dall’adorazione silenziosa. Tempo di riconoscenza per la comunità del Vatoliere che ha potuto affidare a Dio i giovani della parrocchia e in modo speciale gli otto ragazzi che domenica avrebbero ricevuto il sacramento della Cresima.

 Sabato 31 luglio, dopo la funzione serale, si sono vissuti momenti di gioia e spensieratezza, tanto desiderati dagli organizzatori della festa dopo mesi di divieti e restrizioni. Coinvolgente la partecipazione di bambini e adulti accorsi, sul sagrato antistante la Chiesa, per esibirsi in balli e canti, e di tanti ospiti che hanno dato il loro contributo alla realizzazione della splendida serata.

Questa la sentita testimonianza di chi ha partecipato ai giorni di festa.

“Festeggiare Sant’Alfonso quest’anno in modo speciale ci ha riempito il cuore!

 Volevamo cercare di ritrovare le forze ma soprattutto l’entusiasmo di vivere intensamente questi giorni per lui come avevamo sempre fatto: vivendo come famiglia sia le celebrazioni liturgiche sia i momenti più ludici. Riuscirci ci ha fatto riscoprire come comunità vera e pronta a mettersi in gioco.

 Le difficoltà come sempre non sono mancate: in questi casi c’è sempre “qualcuno” che cerca di intromettersi e disperderci, ma festeggiavamo i 150 anni della santificazione del nostro amato Sant’Alfonso e volevamo viverlo al meglio! È stato bellissimo soprattutto in occasione del 1 agosto poter vivere la conferma della fede di 8 giovani della nostra comunità che hanno ricevuto il sacramento della cresima: in quest’occasione finalmente il nostro vescovo Padre Gennaro è venuto a visitare la nostra comunità e a vivere insieme a noi questa serata così speciale”.  (Anna Curci)

Domenica 1° agosto, giorno dell’anniversario della morte di Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, si è vissuto un momento di grazia, non solo per la comunità tutta riunita davanti all’altare, allestito per l’occasione all’esterno della chiesa nella piazza del Vatoliere, ma soprattutto per i giovani della parrocchia, che in quella occasione hanno ricevuto il Sacramento della Cresima.

A portare il messaggio evangelico e ad amministrare il sacramento, il neo Vescovo dell’isola d’Ischia, Sua Ecc. Monsignor Gennaro Pascarella, che ha affiancato don Antonio Scala durante la funzione serale, accolto con calore e affetto sincero dai presenti. Grande gioia infatti, fra i giovani, i padrini e le madrine presenti, e le famiglie per il dono che padre Gennaro ha fatto loro, con la sua presenza.

Una cerimonia ricca di emozioni, per le parole pronunciate durante l’omelia dal Vescovo Gennaro, che sono arrivate dirette al cuore dei cresimandi, presenti nelle prime file, ma anche a tutta l’assemblea.

Padre Gennaro ha infine augurato ai giovani di poter gustare nella loro vita quello che san Paolo chiama il frutto dello Spirito. “Lasciando infatti vivere lo Spirito dentro ognuno di noi, ascoltando la Sua Voce, San Paolo assicura gioia, pace, amore, bontà, mansuetudine, pazienza e dominio di sé”. Ha poi auspicato che, anche nelle prove più dure della vita, nelle sofferenze e nelle delusioni, riescano a ritrovare la serenità e la pace di Dio.  “Signore io credo, accresci la mia fede. Signore io credo, vieni in aiuto alla mia incredulità”. Queste le sue parole.  E, proprio come consigliava Sant’Alfonso nei suoi scritti solo nella preghiera quotidiana, si potrà vivere in eterno nell’amore di Dio.

di Annalisa Leo

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