Che cosa è Emergency
Crediamo che essere curati sia un diritto umano fondamentale e che, come tale, debba essere riconosciuto a ogni individuo.
Perché le cure siano veramente accessibili, devono essere completamente gratuite; perché siano efficaci, devono essere di alta qualità.
Strutture moderne, funzionali, efficienti
Costruiamo gli ospedali dove lavoriamo per garantire il livello di cure più alto possibile: sin dalla fase del progetto, abbiamo l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro efficiente per lo staff e confortevole per i pazienti.
Utilizziamo fonti energetiche alternative e soluzioni ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti: conteniamo i costi di manutenzione e rispettiamo l’ambiente, a Khartoum come a Kabul.
Vogliamo che i nostri ospedali siano anche belli, “scandalosamente belli”: perché la bellezza diventa segno di rispetto verso persone profondamente segnate dalla guerra o dalla malattia e un luogo bello offre le condizioni essenziali per recuperare dignità nella sofferenza.
Gino Strada, chirurgo e fondatore di EMERGENCY
I giardini
Dotiamo ogni ospedale di un giardino, di spazi gioco per i bambini e luoghi di aggregazione: i nostri ospedali sono belli, oltre che funzionali, perché la bellezza riconosce rispetto e dignità.
Attorno a quei giardini di rose, di girasoli e di cespugli fioriti si radunano i pazienti dell’ospedale. E quei pochi metri quadrati di colori e di pace diventano il loro punto di ritrovo, il loro sfogo per lo sguardo e per la mente.
Roberto, infermiere di EMERGENCY in Afghanistan
Formazione e lavoro per il personale nazionale
Interveniamo nelle emergenze, ma guardiamo anche un po’ più in là: offriamo al personale locale formazione teorica e pratica perché possa diventare autonomo e indipendente.
Nelle assunzioni del personale ausiliario diamo la precedenza alle fasce più svantaggiate della popolazione: offriamo a vedove, amputati e vittime di guerra la possibilità di guadagnarsi da vivere ed essere indipendenti.
Oltre 80.000 pasti offerti ogni mese
Garantiamo tre pasti al giorno ai nostri pazienti e ai loro familiari: forniamo gratis oltre 80 mila pasti al mese in Paesi dove in ospedale si paga anche il cibo.
È questa la nostra idea di cura: costruire e gestire ospedali in cui noi stessi faremmo curare le persone che ci stanno a cuore.
Per capire se l’obiettivo è raggiunto, ci poniamo una semplice domanda: “Ricovererei mia madre o mio fratello in quest’ospedale?”. Se la risposta è sì, significa che stiamo facendo un buon lavoro.
Luca, infermiere e coordinatore medico di EMERGENCY in Afghanistan dal 2010 al 2016