Prosegue senza sosta la campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani #AttentiAlleTruffe, sulla quale abbiamo pubblicato un breve articolo nel numero scorso del Kaire. La campagna, fortemente voluta dal Ministero degli Interni e promossa con grande energia sul territorio di Ischia dal Vicequestore del Commissariato della Polizia di Stato, Dottoressa Maria Antonietta Ferrara, ha avuto inizio sabato 14 agosto da Ischia Ponte, ai piedi del Castello Aragonese e ha lo scopo di aiutare soprattutto anziani e soggetti fragili a difendersi da individui senza scrupoli che li contattano o li avvicinano per sottrarre loro denaro.
Gli agenti hanno sostato nel piazzale con un Camper della Polizia di Stato e hanno poi proseguito toccando diverse piazze e incontrando tantissimi anziani. La campagna continuerà la sua azione la prossima settimana raggiungendo le altre zone, come da calendario che ripubblichiamo con alcune modifiche.
L’iniziativa vede coinvolte, come vi abbiamo già segnalato, la Caritas Diocesana e la cooperativa Sociale Arkè onlus, quest’ultima da anni operante nell’ambito dell’assistenza domiciliare agli anziani. I volontari, con lo slancio che li caratterizza sempre nelle loro attività, hanno affiancato gli agenti con il Camper in giro per il territorio isolano, nonostante l’afa, collaborando con la loro consueta dolcezza con le forze di Polizia.
Sono stati i numerosi recenti episodi di truffa portati a segno a danno di anziani a spingere verso l’adozione di tale misura che pare stia ottenendo buoni risultati: da quanto ci viene infatti riferito le truffe sono già sensibilmente diminuite.
La polizia: fenomeno molto diffuso
«Si tratta di un fenomeno molto diffuso anche a Ischia – ha dichiarato la dottoressa Ferrara, dirigente del locale commissariato – perché le persone di una certa età non hanno i mezzi per difendersi. Invito ancora una volta a non aprire la porta né a rispondere al telefono agli sconosciuti, a non accettare pacchi postali se non ordinati espressamente.
Credo che anche gli anziani conoscano i numeri di telefono dei parenti più prossimi, e quindi è opportuno che non rispondano a telefonate provenienti da numeri sconosciuti, e che non aprano la porta a sedicenti impiegati di enti pubblici, e nel caso è bene chiamare immediatamente il 113: le forze dell’ordine sono all’opera per questo, per tutelare le fasce deboli della cittadinanza».
Don Gioacchino, direttore della Caritas Diocesana, raggiunto dalla nostra redazione ci ha dichiarato: “La Caritas Diocesana non poteva esimersi dal dare man forte alla campagna antitruffa poiché ci rendiamo conto che la miglior difesa rispetto a questo fenomeno che fa sempre più vittime è un’attenta azione di prevenzione”.
Luisa Pilato, coordinatrice della Caritas Diocesana nonché Presidente della Cooperativa Sociale Arkè, operatrice sempre in prima linea, ha dichiarato: “Tutelare gli anziani e i soggetti fragili è un dovere civile e morale che deve impegnarci tutti, non solo la Polizia o i volontari: solo così possiamo raggiungere l’obiettivo della campagna, ognuno di noi quindi può informare gli anziani che ci vivono intorno e se si verificano situazioni anomale non deve esitare ad allertare le forze dell’ordine”.