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Perché sei tu a chiederlo

Cari bambini, come state? Sì, sappiamo bene cosa state pensando: agosto è finito e siamo già a settembre. Vero! Ma ogni mese porta con sé qualcosa di originale e meraviglioso proprio come le persone: tutti diversi, ma tutti speciali!

Gesù è il primo a riconoscere questo ed è proprio per questo che la sua misericordia non conosce limiti. Il suo amore miracoloso trasforma la vita di ricchi e poveri, persone ben volute o emarginate e non considerate da nessuno, credenti e non. Il Signore ama tutti e cerca tutti. Ma c’è una cosa che gli fa sciogliere il cuore e a cui proprio non sa resistere: quando noi gli chiediamo di fare il bene di qualcun altro.

Eh sì, bambini, le preghiere che noi non facciamo per noi stessi, ma per altri, sono come miele per il Signore e Lui proprio non può dire di no. Un esempio di questo lo troveremo nel Vangelo di Marco di domenica 5 settembre: “In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.”. Avete letto bene, bambini? Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.

In questo caso Gesù non dice nulla: prende il sordomuto con sé e lo guarisce. Questo era accaduto anche in un altro episodio con un paralitico sdraiato su una brandina che gli era stato portato perché fosse guarito. Anche in quell’occasione Gesù non chiede nulla, ma agisce immediatamente guarendolo, prima dai suoi peccati e, poi, dalla sua malattia.

Cari bambini, le preghiere che noi non facciamo per noi stessi sono le più belle che si possano fare a Dio, perché sono l’esempio perfetto di come Lui ci ama: in maniera gratuita e senza condizioni. È per questo che Gesù non ci pensa due volte e, a quella richiesta, risponde subito esaudendo le preghiere. Quasi come se dicesse: “lo faccio perché sei tu a chiedermelo!”

Questo vuol dire che il Signore esaudirà qualsiasi preghiera che io farò per gli altri? Non esattamente. Perché? Perché non tutto quello che chiediamo è la cosa di cui ha veramente bisogno la persona per cui preghiamo. Solo Dio sa cosa è veramente bene per ognuno di noi. Quindi il Signore agirà subito, è vero, ma farà ciò che veramente serve a quella persona.

È per questo che la preghiera più bella ed efficace è questa: “Signore sia fatta la tua volontà”. In questo caso, che sia per noi o per altri, noi diamo piena fiducia a Gesù sapendo che, qualsiasi cosa farà, sarà la cosa giusta; anche se dovesse costarci un po’ non chiedergli di esaudire una nostra precisa richiesta.

Ricordiamoci, bambini, che più il nostro cuore è generoso, più il Signore può operare grandi cose attraverso di noi. La preghiera è un dono potente che il Signore ci ha fatto e che noi non possiamo sprecare, anzi, dobbiamo usarlo e usarlo perché, a differenza di tutto quello che conosciamo, la preghiera non si consuma mai, ma diventa più forte ogni volta!

E noi con lei!

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