Professione solenne di Fra Francesco Zavota
Domenica 26 settembre alle 18:00, presso la Basilica di Santa Chiara a Napoli, Francesco Zavota, un giovane ischitano originario di Lacco Ameno, ha pronunciato la Professione Solenne dei Consigli evangelici nelle mani del Ministro Provinciale della Provincia religiosa del Sacro Cuore, nell’ordine dei Frati minori. Insieme a lui Luigi Cimmino anche egli pronto ad accogliere la professione di Frate.
Un sì, quello di Fra Francesco, che ha portato gioia all’intera comunità isolana, dono di Dio e incoraggiamento per i fedeli. Una scelta forte, quella di fare innanzitutto della propria vita un dono per gli altri, una scelta che mette il Signore al primo posto e che segue un ideale, quello Francescano, che mai come in questo tempo, in cui la propria individualità è posta al centro di tutto, esige sacrificio, altruismo e volontà.
La Basilica era gremita di amici, parenti e fedeli, uniti nel ringraziare il Signore per un dono così grande, e che hanno accompagnato i due giovani con emozione. Il rito si è aperto con il canto e le preghiere iniziali. Grande commozione si è vissuta durante la Liturgia della Parola e ancor di più con la Liturgia dell’Ordinazione dei due frati.
“Bisogna far spazio all’altro affinché viva nella verità. Oggi scegliendo la vostra vita, voi rinunciate ad una vita diversa. Le nostre azioni sono improntate a crescere nella verità ed è importante che essa agisca nell’amore, nella libertà di coloro che ci stanno accanto. Con vera fraternità. Questa vostra decisione è presa nel nome di Dio e bisogna agire in questa unica verità. Non dobbiamo dimenticarci di agire con tutti e per tutti. E questo l’augurio che tutti noi vi facciamo oggi, qui riuniti” Queste alcune delle bellissime parole della lunga Omelia di sabato pomeriggio, dedicata a Fra Luigi e Fra Francesco.
Commossi i commenti di chi, coinvolto in prima persona, ha vissuto a Napoli, con la gioia nel cuore, l’ordinazione dei due giovani frati, accompagnandoli in questa splendida vita nuova, fatta di amore e gratitudine verso un Dio che, come figli eletti, ha scelto proprio loro tra tutti per essere testimoni del Suo Infinito Amore.
“È stata un esperienza emozionante: il sì di Francesco non solo lo ha unito in maniera indissolubile a Dio, ma ha fatto in modo che tutti i presenti vivessero quello che Gesù ci chiede sempre, la condivisione trinitaria.
Tutti erano attorno alle famiglie Zavota e Cimmino in un abbraccio unico, e pace e gioia erano sul volto di tutti. Ciò che in particolar modo mi è rimasto di quella splendida giornata e che avrò sempre in mente, oltre al giuramento, è la prostrazione di Francesco e Luigi, un abbraccio al Cristo, un essere tutt’uno.
Indescrivibile la sensazione di pace che ho avuto nel cuore in quelle ore. Nella chiesa, in quell’attimo, il Sì di Francesco è stato un Sì anche per tutti coloro che da questa esperienza unica hanno aperto un po’ di più il loro cuore a Gesù, tra tutti anche io.” Paola “Entrando in quella chiesa sentivo il cuore battere forte.
C’era tanta gente, ma io non riuscivo a sentire le loro voci, il mio pensiero era rivolto solo a quel ragazzo che avevo conosciuto tanto tempo fa e a cui tenevo come fosse un figlio. Ripensavo al suo sì a Cristo e a come Dio con la sua potenza possa riuscire a cambiare le persone e plasmarle come Lui vuole, secondo i suoi Disegni Celesti…e poi nel momento del sì incondizionato di Francesco ho pianto di gioia…” Rina
di Annalisa Leo