Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.
Il Nobel a Giorgio Parisi premia uno scienziato straordinario, e conferma il livello stellare della scuola di fisica teorica italiana. La vita scientifica di Parisi fiorisce all’interno della scuola di fisica di Roma, erede di Enrico Fermi, a contatto con i grandi fisici della generazione immediatamente precedente, come Nicola Cabibbo, Gianni Jona-Lasinio, Luciano Maiani, Guido Altarelli, tutti considerati meritevoli dell’attenzione dell’Accademia Svedese delle Scienze.
La fisica di Parisi è caratterizzata da una capacità di muoversi fra campi diversi che è il marchio di un grandissimo scienziato; ma è anche espressione dell’aspetto migliore della cultura italiana: la capacità di guardare i problemi dall’alto, con lungimiranza, al di là delle specializzazioni, e anticipare le grandi direzioni di ricerca che si possono rivelare fertili. Giorgio inizia la sua vita scientifica come fisico delle particelle, ma i suoi interessi spaziano presto dai fondamenti della meccanica quantistica ai primi super-calcolatori.
Libertà di pensiero
Negli anni 80, con lungimiranza si allontana dalla fisica delle particelle e si sposta alla fisica statistica. In particolare la fisica dei sistemi complessi.
È in questo campo che ottiene i risultati tecnici che gli conquistano la grande stima del mondo intero e il Nobel. I sistemi complessi sono tutti quei sistemi che sono lontani da uno stato di equilibrio e in cui l’interazione di molti componenti individuali produce comportamenti globali difficili da prevedere. Sono ovunque intorno a noi, dal movimento dei fluidi al volo degli stormi di uccelli.
A Roma, l’immagine di Giorgio Parisi perso a osservare le fantastiche evoluzioni degli stormi di storni è rimasta mitica. Giorgio non ha mai nascosto, anzi ha spesso giocato, con la sua immagine di genio un po’ scompaginato nella vita.
La sua stranezza, i suoi comportamenti maldestri, la sua sbadataggine, sono leggendari. Le sue lezioni sono considerate dagli studenti insieme fra le più confuse e le più affascinanti. Giorgio Parisi esprime al meglio la complessità, la capacità di immaginare, la flessibilità e la libertà di pensiero che caratterizzano la cultura del nostro Paese. Grazie Giorgio, siamo tutti orgogliosi di te.
Fonte: Carlo Rovelli – Corriere della Sera