Il Papa inizierà il 10 ottobre con una Messa – Il cronoprogramma dell’evento, alcune anticipazioni sui lavori e una analisi dei documenti pubblicati per il Sinodo
L’apertura
Il Papa inizierà ufficialmente il Sinodo sulla Sinodalità in Vaticano nella Basilica di San Pietro, domenica 10 ottobre. La celebrazione eucaristica sarà preceduta sabato 9 ottobre da un momento di riflessione nell’Aula Nuova del Sinodo.
Il programma di sabato – secondo quanto riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede – prevede lavori in seduta plenaria e lavori in gruppi linguistici. Saranno presenti rappresentanti del popolo di Dio, tra delegati delle riunioni internazionali delle Conferenze episcopali ed organismi assimilati, membri della Curia Romana, delegati fraterni, delegati della vita consacrata e dei movimenti laicali ecclesiali, il consiglio dei giovani e altri. Papa Francesco parteciperà alla prima parte dei lavori, in programma dalle 9 alle 13. Più nel dettaglio, alle 8 si terrà l’accoglienza, poi alle 9 l’intronizzazione e la proclamazione della Parola di Dio (Ap 1,9-20). Segue una meditazione a cura di padre Paul Béré, gesuita del Burkina Fasso, e Cristina Inogés Sanz, teologa spagnola. Subiro dopo il Papa terrà un discorso, seguito dal saluto del cardinale Jean Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo. Previste anche sei testimonianze: la prima, di una giovane del Sud Africa poi, una religiosa degli Stati Uniti d’America che interverrà in video streaming, infine un vescovo della Corea. Dopo una pausa di silenzio, offrirà la propria testimonianza – sempre in video – una famiglia dell’Australia; ancora in streaming, interverrà un sacerdote del Brasile; invece in presenza concluderà il ciclo di testimonianze, un responsabile di una comunità religiosa della Francia. Ancora un momento di silenzio e il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, leggerà il suo messaggio. Saranno quindi introdotti i lavori nei piccoli gruppi alle 11 e, alle 11.30, si terrà un workshop di gruppi divisi per lingue.
Domenica 10 ottobre la celebrazione eucaristica, alle 10:00, presieduta dal Papa, inaugurerà ufficialmente il Sinodo. Sarà possibile seguire in diretta su Vatican Media non solo la Messa, ma anche i lavori di sabato.
Proponiamo una analisi dei documenti finora pubblicati, che continuerà anche nei numeri successivi.
Le fasi precedenti
In una lettera diretta ai Vescovi italiani, pubblicata il 7 settembre, la Presidenza della CEI ha ricordato che il cammino sinodale delle Chiese in Italia è cominciato nella 74ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana del 24 maggio scorso. Il 9 luglio, in videoconferenza, è stato tracciato un primo disegno del cammino, individuando un percorso quadriennale scandito da tre fasi correlate: narrativa, sapienziale e profetica, tra il 2021 e il 2024. Il 7 settembre la Segreteria generale del Sinodo ha diffuso due importanti documenti, consultabili all’indirizzo https://www.synod.va/, il Documento preparatorio e il Vademecum, per orientare la XVI assemblea Generale ordinaria del Sinodo.
Il primo biennio
La prima fase – narrativa – è costituita da un biennio in cui verrà dato spazio all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori.
Nel primo anno, (2021-2022) saranno prese in considerazione le proposte della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per la XVI Assemblea Generale Ordinaria e nell’anno successivo, 2022- 2023, la consultazione del popolo di Dio si concentrerà su alcune priorità individuate dalla Assemblea Generale della CEI del maggio 2022. Nel 2023 si aprirà l’assise dei vescovi del mondo in Vaticano.
Il Documento Preparatorio
Fondamentale per il Sinodo è la prima fase dell’ascolto e consultazione del popolo di Dio. Si comincerà dalle Chiese locali, già da questo mese di ottobre per proseguire fino ad aprile 2022. Per favorire la prima fase di ascolto sarà utile il Documento preparatorio, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Il 17 ottobre si inizierà in tutte le Chiese particolari. Alla base della pubblicazione della Segreteria del Sinodo c’è un interrogativo di fondo: “Come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?” Per rispondere a tale domanda, vengono indicati passi concreti. Anzitutto vivere “un processo ecclesiale partecipato e inclusivo”, che offra a ciascuno – in particolare chi si trova ai margini – “l’opportunità di esprimersi e di essere ascoltato”; poi “riconoscere e apprezzare la ricchezza e varietà dei doni e dei carismi” ed “esaminare come nella Chiesa vengono vissuti la responsabilità e il potere, e le strutture con cui sono gestiti”, facendo emergere “pregiudizi e prassi distorte che non sono radicati nel Vangelo”. Ancora, si chiede di “accreditare la comunità cristiana come soggetto credibile e partner affidabile” in percorsi di dialogo, riconciliazione, inclusione, partecipazione. E pure si esorta a “rigenerare le relazioni” tra cristiani, con i rappresentanti di altre confessioni, con le organizzazioni della società civile e i movimenti popolari.
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