Cari bambini, da qualche anno anche in Italia è arrivata dall’America la festa di halloween.
Tra voi bimbi ci sarà senz’altro qualcuno che la conoscerà, ma quanto sappiamo davvero su questa festa che, però, a pensarci bene, di festoso non ha nulla? Secondo questa ricorrenza, infatti, durante la serata del 31 ottobre, per divertirsi occorre spaventare gli altri, travestendosi da mostri, streghe o fantasmi con tanto di dolcetti che assomigliano a zampe di gallina, dita di streghe o code di lucertola, messi vicini a zucche vuote illuminate con occhi e denti che mettono i brividi nel buio… ma non tutti trovano che questa sia proprio una festa, e succede che, soprattutto ai bimbi che si impressionano facilmente, una domanda nasce spontanea: perché per divertirci dobbiamo celebrare le cose brutte, e non le cose belle? Proviamo a rispondere, dando il giusto valore al significato vero del termine “All Hallows Eve”, cioè “Vigilia di Ognissanti”, da cui deriva la parola ‘halloween’: sì, avete letto bene, il significato reale del 31 ottobre è la vigilia di Ognissanti, è l’unirsi ai Santi e a Dio col desiderio di diventare Santi anche noi stessi, un giorno.
È un momento pieno di vita e di bellezza, quindi, e non di cose spaventose, orribili o di mostri. È la vigilia dei Santi, e non delle mummie; delle anime salite al Cielo, e non di spiritelli che vogliono spaventare; è una festa di felicità e non di paura.
Una festa, poi, è sempre un momento di gioia, che va a braccetto con la luce, con l’allegria e con la speranza! Allora perché è stato cambiato il vero significato di questa serata? Per trovare la risposta dobbiamo andare molto indietro nella storia e nel tempo, ma noi ora sappiamo che il 31 ottobre è una data importante che ci ricorda che prima di noi qualcuno ha vissuto una vita così bella, ma così bella, da essere ora per sempre nella Gloria del Cielo, in un posto dove c’è solo tanto bene, e da cui si può fare solo tanto bene, sulla Terra.
Non è bellissimo, questo? Essere Santi non significa essere perfetti, no! Vuol dire provare a vivere volendo bene a Gesù e a chi abbiamo a fianco ogni giorno, a casa, a scuola, in paese. Facciamo un gioco per ricordarci che vivere così è possibile e che è la vera felicità: facciamo il gioco di Holyween!
Prepariamo insieme i “dolcetti per lo spirito” che possano contenere un messaggio di luce: materiale: carta crespa, cartoncini e fogli colorati, nastri colorati, pennarelli, nastro adesivo, foto o disegni di Santi, fogli per scrivere; da preparare: con il materiale indicato, o di riciclo, facciamo delle finte caramelle grandi, e poi dei bigliettini con le frasi di luce da inserire nei dolcetti. Le frasi potranno essere tratte dalla Bibbia o da libri, quello che conta è che siano frasi di vita, di speranza e che trasmettano un messaggio positivo.
Inserire le frasi di luce nei vari dolcetti/caramelle. Col nastro adesivo attaccare la foto o il disegno di un Santo su ogni finta caramella. Una volta che il “buffet” è pronto, ognuno è invitato a prendere il suo dolcetto speciale con contenuto speciale, che può essere luce per chi lo riceve! Se non sapete leggere, potete chiedere ad un adulto di leggere la frase che avete ricevuto.
A tutti, buona festa di Ognissanti!