Aperti i corsi di formazione per operatori delle Caritas parrocchiali
Ai nastri di partenza la nuova avventura della Caritas diocesana, dopo la pausa forzata causata dal Covid19, pausa che però non ha impedito alla carità di continuare ad operare su tutto il territorio isolano.
Si erano tuttavia interrotti i percorsi formativi, sia per gli operatori parrocchiali, sia per l’Equipe Diocesana, pensata in epoca pre-pandemica come organo direttivo e consultivo, formata da una quindicina di operatori della Caritas con diverse esperienze e ruoli in vari settori.
Il percorso formativo ha avuto inizio mercoledì 20 ottobre scorso con un primo incontro presso il Centro Papa Francesco rivolto agli operatori delle Caritas parrocchiali, al quale è seguito, nella stessa serata, il primo degli incontri per l’Equipe diocesana.
Il percorso proseguirà con cadenza settimanale anche nei diversi Decanati per dare la possibilità di partecipare al maggior numero di persone.
Il percorso è composto da sei moduli, che saranno svolti in presenza, tra ottobre 2021 e marzo 2022, e ripetuti per ogni Decanato, con l’obiettivo di “fornire a ciascun operatore le basi teoriche e pratiche per mettersi al servizio in maniera funzionale lì dove sono chiamati ad operare”, come si legge nella brochure di presentazione.
Il percorso diventa parte integrante del cammino sinodale, poiché intende precipuamente avere come intento pedagogico il ‘camminare insieme’ coltivando il ‘noi’, la relazione, la comunicazione e l’ascolto attivo.
Questo è quanto è emerso con chiarezza nei primi incontri, tenuti mercoledì dalla brava formatrice Francesca Marra, psicologa e psicoterapeuta, con esperienza anche presso comunità di recupero per tossicodipendenti, già conosciuta in alcuni incontri avvenuti in remoto, che sta collaborando con l’Ufficio Caritas diocesano, sotto la guida di don Gioacchino Castaldi, della coordinatrice Luisa Pilato e del responsabile per il Banco Alimentare Mario Di Sapia.
Francesca ha sottolineato l’importanza di partire dalla propria esperienza personale, ma per allargare poi l’orizzonte, per guardare oltre e imparare a pensare non più a se stessi come singoli attori, ma come membri di una comunità che cammina insieme per raggiungere obiettivi comuni. In un clima sereno e molto partecipato, ognuno ha potuto esprimere la propria esperienza e le proprie aspettative. «Si tratta di un percorso che intende ripartire dal ‘noi’, per percorrere insieme le piste suggerite dal Sinodo – ci ha detto la coordinatrice Luisa Pilato -, siamo consapevoli che è lo Spirito che suggerisce ai cuori ed elargisce i suoi doni, abbiamo capito che avevamo proprio bisogno di questi incontri, di vivere questa esperienza formativa anche come momento di condivisione, per mettersi in gioco e rafforzare la nostra unione.
Possiamo in tal modo progettare sogni e vivere respirando umanità». La risposta tra i partecipanti è stata molto positiva, è quanto emerge da alcuni commenti: Angelo ci ha scritto della passione e dell’amore che ha sentito emergere forte sia dalle parole della formatrice, sia dagli interventi di tutti i partecipanti, mentre Annalisa ha voluto sottolineare la capacità di Francesca di far riflettere sulle proprie certezze, ma anche sulle incertezze e sui limiti: «Nulla di quanto ci siamo detti – ci ha scritto – era scontato.
Francesca ha smontato con semplicità alcune certezze che molti di noi si portavano dentro, insegnandoci a scoprire nuove forme di relazione in grado di coniugare l’io con il noi, per aprirci all’ascolto attivo ed empatico. Francesca ci ha fotografati, anche con un pizzico di crudezza, per spingerci a capire che è necessario costruire un ‘noi’ veramente solido. Lo scopo è riuscire a far cogliere, in chi ci osserva dal di fuori, credibilità e affidabilità, caratteristiche imprescindibili per coloro che lavorano per la Caritas».
Entusiasmo anche per l’incontro che si è tenuto nel Decanato di Casamicciola/Lacco Ameno giovedì 28, che ha visto la partecipazione anche di molti giovani. A tutti buon lavoro!