Ciao bambini!
Finalmente è arrivato un nuovo appuntamento con il “Kaire dei Piccoli”, e con lui una nuova gioia!
Quale? La seconda domenica di Avvento! Sì, bambini, questo è un tempo di grande Grazia, e sapete perché? Perché il nostro cuore è pieno di speranza al pensiero della venuta di Gesù! Cari bambini, lo sappiamo benissimo che spesso il primo pensiero del Natale sono i regali, non è forse vero? Grandi e piccoli sanno quanto è bello scambiarsi i doni in questo giorno speciale, ma questo non deve sostituire il vero significato del Natale.
Infatti i regali sono un segno di gioia che ci ricorda il dono più grande: la venuta di Dio nel mondo. E sapete una cosa? Noi cristiani non festeggiamo il ricordo della nascita di Gesù, ma il vero e proprio evento che ogni anno si compie davvero! Bambini cari: ogni Natale Gesù nasce di nuovo e lo fa nel nostro cuore, se siamo pronti ad accoglierlo! E come possiamo esserlo? Preparandoci in questo tempo di Avvento.
Abbiamo visto che domenica scorsa siamo stati invitati a VEGLIARE, cioè ad aspettare la venuta del Signore col cuore aperto; ma cosa troverà Gesù in questo cuore, una volta entrato? Domenica 5 dicembre vediamo come rendere il nostro cuore pronto ad essere visitato.
Il vangelo di Luca ci dice infatti che, nel tempo in cui grandi personalità governavano la Giudea la parola di Dio venne su Giovanni (Il Battista), nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
La prima cosa che notiamo, bambini, è che nonostante i grandi capi del tempio, lo Spirito Santo ha scelto Giovanni Battista che era povero e viveva nel deserto. Perché? Perché, come ben sappiamo, per il Signore la grandezza di una persona è data dal suo cuore e non dal suo potere, e il cuore di Giovanni Battista era molto ma molto grande! Così grande da non riuscire a tenere per sé l’amore di Dio: doveva gridarlo a tutti! E cosa gridava? Diceva che Gesù è in arrivo e possiamo facilitargli questo compito se gli prepariamo la strada.
Ma quale strada? E dove porta? Dritta al nostro cuore!!! E come facciamo a preparare questa strada? Beh, bambini, il cuore di ognuno di noi è come un bellissimo panorama alla fine di un bosco: può essere raggiunto facilmente se c’è un sentiero pulito da seguire. Come si può trovarlo, invece, se sul cammino ci sono solo rami e piante che ci impediscono di andare avanti? In questo modo riusciamo solo a perderci, vero?
Ecco bambini, lo stesso può capitare a Gesù: tutti gli ostacoli che può trovare sulla via del nostro cuore sono quelli che ci mettiamo proprio noi, e solo noi possiamo toglierli. Ma quali sono questi ostacoli? Gesù, cari bambini, non può entrare dove c’è orgoglio, egoismo, freddezza, indifferenza e tutto quello che ci fa escludere gli altri pensando solo a noi stessi. Solo l’amore può aprire la strada e preparare la via per accogliere il Signore, quindi le nostre azioni quotidiane vanno compiute con gioia nell’attesa del Suo arrivo.
Che ne pensate? Riusciamo a farlo? Proviamo a metterci tutto l’impegno possibile per seguire le sue regole d’amore con la sicurezza che il Signore non ci chiede di riuscirci, questo non lo chiede mai, ma ci chiede di provarci davvero, con tutta l’anima. Questo basta, ed è questo che fa grande il nostro Dio che ha scelto di essere piccolo per noi.