Il “Movimento Laudato si’ – noto come il Movimento cattolico per il clima con l’enciclica di Papa Francesco – sta affrontando in modo sistematico la crisi ambientale e sociale e coordina ora decine di realtà cattoliche in tutto il mondo.
Le richieste, illustrate dal direttore esecutivo del Movimento Tomas Insua, alla luce di un livello dei gas serra senza precedenti, sono precise: «Tutti i governi si impegnino a fermare tutte le nuove infrastrutture per l’estrazione di combustibili fossili, tutte.
Alcuni hanno già cominciato a farlo, ma sono ancora pochi». In effetti, sono 40, tra essi c’è anche l’Italia, ma, come avvertono i 100 scienziati che all’inizio di novembre hanno diffuso il rapporto Global Carbon Budget 2021, una delle analisi più precise e accurate sulla situazione delle emissioni di carbonio mondiali, ci sono solo 11 anni per invertire la tendenza e limitare l’aumento di temperatura sotto 1,5°C.
Tornando al Movimento Laudato si’, un’altra richiesta importante è che i Paesi ricchi mantengano «le promesse degli impegni finanziari presi nel 2009 di trasferire annualmente 100 miliardi di dollari per i Paesi più poveri per aiutarli nella transizione ecologica».
Nel solco dell’Enciclica papale, infatti, c’è bisogno di scegliere quell’opzione preferenziale per i poveri, perché, va ricordato, «questa è giustizia non è carità». Rappresentanti del Movimento Laudato si’ e di 86 ong associate, che operano in Italia, hanno sottoposto ai parlamentari italiani la petizione “Pianeta sano, persone sane”.
L’iniziativa si è svolta anche a livello mondiale, coinvolgendo più di 400 realtà cattoliche.
in collaborazione con Segni dei Tempi