Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Rubrica a cura di Oriana Danieli

Ha collaborato Katia Gambaro

Cari bambini, ben trovati!

Ormai il nuovo anno è iniziato, le feste sono passate e siamo pronti per tornare a scuola, ma la gioia del Natale è ancora con noi!

E mentre abbiamo ancora negli occhi le immagini del bambino Gesù nella mangiatoia, ecco che la Chiesa, in questa seconda domenica di gennaio, ne festeggia il battesimo! Che meraviglia! C’è solo un piccolo particolare: in quest’occasione, Gesù, è già adulto.

Come mai? Perché fino a quel tempo il battesimo non c’era! Come vedremo nel Vangelo di Luca di questa domenica 9 gennaio, è stato Giovanni il Battista il primo a praticare questo gesto di purificazione dai propri peccati, e lo faceva immergendo le persone nell’acqua del fiume Giordano. Infatti battezzare significa “immergere nell’acqua”.

Aspettate un momento: ma se ci si battezza per purificarsi dai peccati perché anche Gesù, che è senza peccato, lo ha fatto? Bella domanda, bambini! E la risposta è questa: non era Gesù ad essere purificato dall’acqua del fiume, ma era Lui che, col suo corpo, purificava le acque.

Cosa vuol dire? Che mentre ogni persona “sporcava le acque del fiume” lasciandoci dentro i propri peccati, Gesù, immergendosi, puliva quelle acque prendendo su di sé tutti i peccati lasciati dagli uomini. E perché lo ha fatto? Perché Gesù, che è il Figlio di Dio, ha deciso di farsi uomo e condividere tutto con noi, tranne il peccato.

Non avendo peccati dentro di sé, ha deciso di prendere i nostri, per offrirli al Padre con la sua morte così che potessimo essere liberati e salvati. È facile raccontarlo, bambini, ma quanto deve essere stato difficile per Gesù farlo? Lui ci riesce grazie a quella voce che conclude il Vangelo di questa domenica: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Di chi è quella voce, bambini? Di Dio Padre. Ed è proprio quella voce che dà a Gesù la forza di poter affrontare tutto questo. La forza di Gesù è l’amore del Padre!

Cari bambini, non capita la stessa cosa anche a noi? Quando ci sentiamo amati dalla nostra famiglia, quando sentiamo quella fiducia su di noi, non siamo più forti? Non ci sembra di poter fare tutto? Diventiamo super eroi senza avere poteri perché il nostro super potere è l’amore! Il nostro super potere è proprio Gesù che è Colui che, immergendosi nei nostri peccati, ci dice che ci ama! Che ama ognuno di noi anche se sbagliamo, anche se ci sporchiamo di nuovo con i peccati che facciamo!

Ci dice che anche noi siamo simili a Lui e abbiamo la sua fiducia! Ci dice che non importa se non siamo perfetti e sbagliamo: Lui è sempre lì per noi, per darci il Suo amore, la Sua forza, il Suo coraggio ed il Suo aiuto! Gesù è sempre con noi, sempre!

Cosa vuol dire, questo, bambini? Che nessuno è mai davvero solo e nessuno è senza la sua occasione! Non esiste l’età o il momento giusto, ogni istante della nostra vita è perfetto per incontrare il Signore! Quanti di voi hanno giocato ai videogiochi? Beh, per quanto bravi si può essere bisogna stare sempre attenti perché ogni volta che si sbaglia si perde una vita, e di vite, in questi giochi, ce ne sono poche.

Vivere nell’amore di Dio, cari bambini, è come avere vite infinite: ogni volta che si sbaglia, che si cade, si muore un po’ a causa del peccato, ma il Signore è sempre pronto a ridarci nuova vita, a farci rinascere infinite volte!

E allora cari bambini, ditelo a chi vi circonda, a chi si sente un po’ solo, magari, o non capito o scoraggiato! Ditelo che Gesù c’è sempre per loro e, magari, già che ci siete, potete provare ad esserci anche voi!


Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

I 1700 anni del Credo di Nicea

“Occasione straordinaria per essere una luce di speranza nell’oscurità di un mondo diviso e ferito” Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di