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Dal Carnevale alla Quaresima

Cari bambini, sta arrivando il Carnevale! Siete pronti? Avete già pensato a quale costume o maschera indossare? E dopo il Carnevale, cosa arriva? Vi diamo un indizio: è una parola che comincia per Q e finisce per A, e segna il periodo in cui non si mangiano dolci, né la carne di venerdì e si fanno fioretti… avete indovinato? Sì! È la Quaresima!

Avete già pensato a quale fioretto fare? Ma che origini ha il Carnevale e perché lo festeggiamo? Il nome Carnevale vuol dire “togliere la carne”, perché l’ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso) si faceva un grande banchetto e si mangiava la carne per l’ultima volta prima della Quaresima.

La carne, tanti anni fa, era considerata come uno dei cibi da mangiare nei giorni di festa, e non era proprio da tutti i giorni o per tutti, ma per persone ricche. Quindi, chi era povero non la mangiava spesso, tutt’al più solo poche domeniche all’anno.

I festeggiamenti principali del Carnevale, come dicevamo, avvengono il Martedì grasso, perché questo è l’ultimo dei sette giorni grassi di Carnevale, che vanno dal giovedì grasso (24 febbraio) al martedì grasso (1 marzo). Di solito, in generale e anche a Ischia, in questa settimana si fanno molte sfilate con carri, maschere, costumi, coriandoli e stelle filanti.

Purtroppo, a causa della pandemia sappiamo che, per il bene di tutti, è meglio evitare gli “assembramenti” (gruppi di persone), ma restate aggiornati col Kaire dei Piccoli perché vi daremo informazioni nel caso si faccia qualche festeggiamento in giro per l’isola. Inoltre, fino al Martedì grasso si mangiano anche molti dolci e prelibatezze (come le chiacchere), ed è proprio questo giorno che segna la fine di questi festeggiamenti, perché poi, dal mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima.

E la Quaresima cos’è? È un periodo lungo 40 giorni, come i giorni di digiuno di Gesù nel deserto in cui ha sofferto molto per noi, prima della sua morte e Risurrezione. Ed è per questo che noi cristiani, durante la Quaresima, facciamo penitenza: per ricordare questo e per unirci alle sofferenze che Gesù ha patito per noi, restituendole a Dio che le può trasformare in cose belle: sì, perché Dio può fare questo se noi glielo permettiamo! Perciò, fino alla notte del Sabato Santo (Pasqua), inizia un periodo di fioretti (rinunce) e digiuno.

Poi, da Pasqua, che è il giorno solenne della Risurrezione di Gesù (in cui ha spalancato le porte del Paradiso per liberarci dai nostri peccati), ritorneremo a festeggiare, mangiando di nuovo dolci e prelibatezze, perché Gesù è risorto dai morti e questa è la notizia più bella e importante per un cristiano!

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